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OSSERVATORIODIDIRITTOINTERNAZIONALEEDIRITTODELL’UNIONEEUROPEA



               Dichiarazione  di  Roma  firmata  il  25  marzo  2017  in  occasione  del  60°
               Anniversario dei Trattati istitutivi; dall’altro, della giurisprudenza della Corte di
               Giustizia,  con  specifico  riferimento  ai  ricorsi  proposti  dall’Ungheria  e  dalla
               Repubblica slovacca (cause riunite C-647/15 e C-643/15); facendo espressa-
               mente riserva di trattazione specifica per le altre cause ancora pendenti .
                                                                                    (2)
                    Successivamente, in data 6 settembre 2017, è stata depositata la sentenza
               nelle due predette cause riunite, con il rigetto dei ricorsi proposti dall’Ungheria
               e dalla Slovacchia.
                    Con il presente articolo si chiude la “trilogia” dedicata all’esame della giu-
               risprudenza della Corte di Giustizia in tema di migrazione.




               2. Le cause C-643/5 e C-647/15


                    Come già ricordato nel precedente articolo (pagg. 139-142), l’Ungheria e
               la Slovacchia avevano chiesto l’annullamento della decisione del Consiglio (UE)
               2015/1601 del 22 settembre 2015, con cui sono state istituite misure provviso-
               rie in materia di protezione internazionale, a beneficio dell’Italia e della Grecia,
               e, in particolare, è stata disposta la ricollocazione, in più fasi, di 120mila richie-
               denti  la  protezione  internazionale  dall’Italia  o  dalla  Grecia,  o  da  altro  Stato
               membro.
                    La decisione impugnata, in particolare, aveva rilevato che, nonostante la
               già  intervenuta  decisione  (UE)  2015/1523,  l’ulteriore  afflusso  in  Italia  e  in
               Grecia di migranti in evidente bisogno di protezione internazionale richiedesse
               un  nuovo  intervento  di  ricollocazione,  per  consentire  a  tali  Stati  membri  di
               affrontare una situazione di emergenza umanitaria senza precedenti.
                    L’obiettivo perseguito dalla decisione impugnata è quello di realizzare un
               impatto “reale” ai fini di sostenere Italia e Grecia nella gestione dei forti flussi
               migratori nei loro territori.
                    L’articolo 4 della decisione impugnata prevede che dall’Italia siano ricollo-
               cati nel territorio degli altri Stati membri, come da tabella allegata, 15.600 richie-
               denti, e dalla Grecia siano ricollocati 50.400 richiedenti.
               (2) - Ibidem, pag. 144.

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