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IL PROCESSO DI STATE BUILDING IN SOMALIA: LA SICUREZZA COME GAME CHANGER

che hanno la necessità di coprire un ampio spettro di funzioni. L’attenzione
dell’Arma nel compimento delle missioni in Somalia si è appuntata anche su un
altro fattore fondamentale per lo sviluppo e la crescita della Somali Police, la rico-
struzione di infrastrutture adatte alla formazione, che, essendo per loro natura
permanenti, possano fornire una base per la progressiva ricostruzione.
Concludendo, l’esperienza italiana, e nello specifico l’impegno dell’Arma
dei Carabinieri, è quella che meglio ha interpretato la sfida della sicurezza in
Somalia e nel Corno d’Africa, indicando la strada da seguire per uno sforzo
concreto e duraturo di ricostruzione del settore della sicurezza somalo. Il
rischio, come evidenziato nei paragrafi precedenti, è che, nell’equilibrio partico-
lare che caratterizza la vita pubblica somala, la fondazione di una forza di poli-
zia federale si trasformi in una lotta intestina tra clan, innescando una nuova
guerra civile. L’Arma dei Carabinieri si propone come un modello da seguire
per perseguire la coesistenza di diversi livelli e funzioni, poiché è organizzata su
una base centrale gerarchica, che garantisce quei caratteri atipici per una forza
di polizia civile ma necessari per la Somalia, ed è polverizzata sul territorio,
garantendo un controllo capillare e un presidio costante.
La gestione della sicurezza in Somalia, quindi, dovrà essere frutto di un
sapiente equilibrio tra potere centrale e autonomie locali, con un’effettiva atten-
zione alla capacità delle polizie di essere funzionali.

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