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“LIBRO BIANCO” PER LA SICUREZZA INTERNAZIONALE E LA DIFESA
legge 25 del 1997 di Riforma dei Vertici e teso al definitivo superamento di
quella struttura organizzativa “pesante” e “robusta”, frutto delle esigenze della
Guerra Fredda. In tale ottica, le direttrici lungo le quali si è ragionato riguarda-
no una struttura del personale più giovane, snella e flessibile, con criteri di
arruolamento e progressioni di carriera più moderni e supportati da un corpo
normativo più vicino alle esigenze di un modello di Forze armate di tipo pro-
fessionale. Quale seconda linea d’azione, appare evidente l’esigenza di agire
sulle modalità di “governance” del sistema, che consentiranno una più efficace
direzione politica delle grandi scelte e la possibilità per le Forze armate di agire
armonicamente come uno strumento unico e sinergico. Lo scopo non è certo
quello di creare un sistema con ulteriori sovrastrutture burocratiche, quanto
piuttosto quello di assicurare l’unitarietà delle scelte strategiche e l’economicità
di gestione, preservando e rafforzando nel contempo la capacità di una efficace
azione ad ogni livello per la soluzione dei problemi. Il disegno di riforma dello
Strumento militare delineato dal Libro Bianco si inquadra esattamente in questa
logica. Il nostro obiettivo è quello di continuare ad assicurare la sicurezza e la
protezione dei nostri cittadini e del nostro territorio utilizzando ancora meglio
le risorse che il Paese ci mette a disposizione attraverso uno Strumento militare
efficace, efficiente e “strutturalmente” sostenibile.
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