Page 116 - La Grande Guerra dei Carabinieri
P. 116
116 La Grande Gueraa dei Carabinieri I CarabInIerI all’estero
La presenza dell’Arma all’estero non ces-
sò con la fine della Guerra. Il Tenente Co-
lonnello Manera posa insieme ad ufficiali
alleati nel corso di una cerimonia in Geor-
gia nel 1921.
The presence of the Corps abroad did
not end with the War. Lieutenant Colonel
Manera poses together with allied officers
during a ceremony in Georgia in 1921.
Nel 1918, gli uomini della Banda, dal 1887 sotto la Il bilancio di tali esperienze estere fu altamente po-
direzione del Maestro Luigi Cajoli, suonarono in Gran sitivo. La Banda seppe portare con sé e musicare la vi-
Bretagna. cinanza del nostro Paese agli altri alleati in un periodo
Per quanto possibile, il successo fu ancora maggiore. complesso della vita europea in cui intere generazioni
Le piazze inglesi di Birmingham, Sheffield, Blackburn, di giovani cadevano nelle trincee. Il complesso musica-
Newcastle, Liverpool e Southampton, oltre che quelle di le seppe anche diffondere un messaggio trasversale di
Londra, si riempirono all’inverosimile di ragazzi, signore, condivisione e di diffusione di un sapere culturale che
soldati feriti e cittadini curiosi che accolsero con grande riesce ad accomunare persone provenienti da differen-
entusiasmo i nostri Carabinieri nella loro celebre unifor- ti tradizioni, usi, lingue, religioni. Cajoli e i suoi uomini
me mentre si esibirono in alcuni concerti musicali riscuo- non avevano semplicemente convinto la platea italiana
tendo il plauso sia dei cittadini britannici, sia delle auto- e straniera, avevano stupito e suscitato una grande am-
rità locali e militari che presero parte alle manifestazioni. mirazione per la capacità di esportare la musica, uno dei
Nel viaggio di ritorno, la Banda suonò a Le Havre, in saperi nazionali così apprezzato nel mondo.
Francia, ancora una volta a sostegno delle iniziative della
Croce Rossa. Flavio Carbone