Page 32 - L’Arte di Sebastiano de Albertis
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            DE ALBERTIS IN MOSTRA                                 cessivamente alla partenza dell’ultimo sovrano per l’e-
      N               alla Promotrice di Torino il quadro “Carica   Museo Storico al quadro si è
                                                                  silio. In occasione della mostra temporanea presso il
                        el 1880, Sebastiano De Albertis espose
                                                                  eccezionalmente ricongiunto,
                                                                  dopo 138 anni, anche il gran-
                     dei Carabinieri a Pastrengo”, noto anche co-
                 me “Pastrengo 1848”, riscuotendo grande suc-     de e suggestivo bozzetto pre-
            cesso tra i critici e tra i reduci della famosa battaglia.  paratorio, a tempera e punta
                                                                  secca su tela, che campeggiò nello studio milanese
               La grande tela (cm. 189 x 370) fu altresì molto ap-  del De Albertis verosimilmente già dalla metà degli
            prezzata dal re Umberto I, che presenziò all’inaugu-  anni ‘70 dell’Ottocento e fino alla sua morte, oggi di
            razione dell’esposizione e che acquistò il quadro per   proprietà della Banca Popolare di Sondrio.
            destinarlo al Palazzo Reale di Torino. Più tardi l’ope-  Un secondo olio “La carica dei Carabinieri a Pa-
            ra fu  trasferita al Palazzo del                      strengo”, di dimensioni inferiori ma ancora importan-
            Quirinale a Roma e di qui, nel                        ti (cm. 90 x 165), fu esposto
            luglio 1946, al Museo Storico                         dall’artista a Brera nel 1884 e
            dell’Arma dei Carabinieri suc-                        acquistato dal Senatore Conte
                                                                  Aldo Annoni. Figurò più tar-
                                                                  di anche nella retrospettiva
            La visita del Re all’Esposizione fu rapida; si fermò davanti po-  La Permanente del 1900, dedicata alla pittura lombar-
            chi oggetti d’arte, che, se avesse voluto vederli ed ammirarli   da del secolo XIX e fu infine donato al Museo Stori-
            tutti per filo e per segno, non gli sarebbe bastata tutta la gior-
            nata. Lo stesso accadde a tutti quelli che, come me, segui-  co, all’epoca ancora in via di allestimento, da Eraldo
            vano il corteggio, ma anche da una prima occhiata generale   Bonecchi di Rho nel 1934. L’opera, di pregevolissima
            si capisce l’importanza, la grandiosità, la bellezza di questa   fattura, di grande dinamicità e di notevole realismo,
            grande Esposizione Italiana, la quale, non v’ha dubbio, e su-  tradizionalmente  custodita  nell’ufficio  del  Coman-
            pera tutte quelle che abbiamo avute fin qui, e può rivaleggia-  dante Generale dell’Arma dei Carabinieri, ha raggiun-
            re con qualunque altra straniera. […] Oggi il Re col suo se-
            guito militare è stato parecchi minuti a guardare la Carica dei   to anch’essa il Salone d’Onore del Museo per que-
            carabinieri a Pastrengo del milanese De Albertis, che è sen-  sta mostra temporanea e qui
            za dubbio il più bel quadro di soggetto militare di tutta l’E-  si è accompagnata ad una ter-
            sposizione”. Così riportava Filippo Filippi in un articolo sul   za straordinaria tela dedica-
            “Pungolo” di Napoli, scritto […]sotto una prima impressio-
            ne, sincera e spontanea, che la riflessione potrebbe correg-  ta da De Albertis alla carica,
            gere, modificare, nei particolari, ma ch’è pur sempre la mi-  “La battaglia di Pastrengo”,
            gliore, immutabile.                                   di proprietà della Galleria d’Arte Moderna del Museo
             (Le Belle Arti a Torino, Lettere sulla IV Esposizione Nazionale)  Revoltella di Trieste, in cui l’osservatore si ritrova qua-
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