Page 29 - Speciale 80 anniversario
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LE QUATTRO GIORNATE DI NAPOLI






























































            mani. Gli uomini, compresi i militari dell’Arma, divisi  in  un  accampamento  tedesco  a  pochi  chilometri  da
            dalle donne e dai fanciulli, vennero caricati su alcuni  Madama Vincenza. Qui vennero tenuti in condizioni
            automezzi.  Nella  notte  tra  domenica  12  e  lunedì  13  disumane. Mancava perfino l’acqua da bere. Con loro
            settembre,  circa  cinquecento  uomini  tra  i  18  e  i  50  vennero  tenuti  in  ostaggio  anche  due  cittadini  di
            anni,  destinati  al  lavoro,  vennero  fatti  affluire  in  un  Fertilia,  Francesco  Fusco  e  Carmine  Ciaramella.  La
            campo  di  concentramento  improvvisato,  in  località  loro unica colpa era stata di essersi sfortunatamente
            “Madama Vincenza” del comune di Fertilia, l’odierna     imbattuti nei soldati del Reich. Il pomeriggio del 12,
            Teverola, poco lontano da Aversa, a circa 200 metri     Francesco Fusco, un agricoltore cinquantaduenne che
            dallo stradale nazionale Napoli-Capua. Ai quattordici   aveva  prestato  per  undici  anni  servizio  nella  Regia
            carabinieri furono consegnati dei fucili. Nessuno im-   Guardia di Finanza, si trovava nel piccolo campo con
            maginò che fossero privi di caricatori. Sembrava che    il quale sosteneva la famiglia: la moglie e cinque figli,
            stessero scortando i prigionieri. Stavano andando in-   due dei quali alle armi e prigionieri in Tunisia e altri
            contro alla morte. I giovani carabinieri furono condotti  tre in tenera età. L’orto si trovava a Casaluce di Fertilia,



                                                               NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. SPECIALE ANNO VIII   29
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