Page 36 - Notiziario 4-2016
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PAGINE DI STORIA

                                                                             nica, l’intero complesso fu confiscato per poi ritor-
                                                                             nare alle originarie funzioni religiose nel 1824, allor-
                                                                             quando nel Granducato di Toscana si insediò
                                                                             Leopoldo di Lorena. Nel 1865, Firenze divenne capi-
                                                                             tale d’Italia e i beni ecclesiastici, tra i quali il com-
                                                                             plesso di Santa Maria Novella ed il convento della
                                                                             Santissima Concezione, vennero acquisiti dallo Stato.

L Le due strutture ospitarono uffici governativi tra cui
                                                                             il Ministero dei Lavori Pubblici nonché la Corte di
                                                 Cassazione. Nel 1871, dopo il trasferimento della ca-

                                                 pitale a Roma, parte del convento tornò ai domeni-

                                                 cani, mentre la restante fu adibita ad altre funzioni e

a Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri di Fi- fu anche sede di un collegio militare sino al 1920, al-

renze ha sede nel complesso conventuale di Santa No- lorquando vi trovò sistemazione la Scuola Sottufficiali

vella, accanto alla omonima basilica. I frati Carabinieri Reali.

domenicani, insediatisi intorno alla 2ª metà del 1200 Quali vestigia della originaria destinazione restano :

in una piccola chiesa situata fuori le mura di Firenze, - “ Il salone e la cappella dei Papi”, quest’ultima adi-

il 18 ottobre 1279 diedero inizio ai lavori di costru- bita a luogo di preghiera dei Papi Martino V, Eugenio

zione dell’attuale struttura ecclesiastica, con annesso IV, Pio II e Leone X. Le pareti e la volta sono state af-

convento, terminati nel 1357.                    frescate da Ridolfo del Ghirlandaio, mentre la “Ve-

Il complesso comprende tre distinti corpi architetto- ronica”, intenta a raccogliere il velo dal volto di Gesù,

nici, edificati a partire dal 1200 fino ai primi anni del è attribuita all’opera giovanile di Iacopo Carrucci

1900: una prima parte (1221-1500) include la Chiesa detto il “Pontormo”;

di Santa Maria Novella, il refettorio dei Frati, il Chio- -“Il Dormitorio”, tra le parti più antiche dell’intero

stro Grande, gli appartamenti papali, la Cappella ed complesso e mirabile esempio di stile gotico, sito nella

il Salone dei Papi; una seconda parte (1500-1600), parte nord del chiostro grande, attualmente utilizzato

comprendente il “Monastero Nuovo”, è sede dell’at- quale refettorio della Scuola;

tuale Comando Scuola; una terza parte (inizio 1900) - “Il Chiostro grande”, che si compone di 56 arcate,

è costituita dall’edificio che si affaccia su Piazza della a tutto sesto, con pilastri di pietra e archi dipinti a

Stazione di Santa Maria Novella, ove è situato l’in- bozze bianche e nere, con le pareti affrescate da pittori

gresso principale della Caserma “Mameli”.        del manierismo fiorentino, con storie di San Dome-

Nel tardo 1500, Cosimo I dei Medici, in esecuzione nico e dei Santi Domenicani;

delle volontà testamentarie della moglie Eleonora di - “La Scala del Martelli”, in pietra serena, progettata

Toledo, fece costruire, “ a mezzo della via della e realizzata nel XIX secolo dall’arch. Giuseppe Mar-

Scala…” e contiguo al complesso di Santa Maria No- telli come struttura a spirale mantenuta in compres-

vella, un convento (il Monastero Nuovo) intitolato sione da una monumentale cariatide in piombo, posta

alla “Santissima Concezione”, per ospitarvi le “Ca- alla sommità, alta quasi tre metri, opera dello scultore

valleresse di Santo Stefano”, donne di nobili origini Luigi Pampaloni;

che, attraverso un rito di iniziazione simile a quello - “Mosaico raffigurante le arti militari”, opera di ano-

dei cavalieri di Santo Stefano, si dedicavano alla vita nimo, collocato nel medesimo androne ove è realiz-

monastica. Nel 1810, con la dominazione napoleo- zata la scala del Martelli.

36 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI
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