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PAGINE DI STORIA




                                                                    gli  venne  un  mezzo  accidente  al  pensiero  che  qualcuno
                                                                    potesse andare a frugare fra le sue carte e trovarvi qualcosa
                                                                    di compromettente. Occorreva un ufficiale di provata e
                                                                    incondizionata fiducia per poter attuare il piano di de-
                                                                    stituzione di Mussolini e contrastare le probabili reazioni
                                                                    di milioni di fascisti, centinaia di migliaia di miliziani
                                                                    armati, decine di agenti della Gestapo in borghese, come
                                                                    sottolinea Antonio Scurati in L’ora del Destino. E Hazon
                                                                    era l’uomo giusto. La scelta del particolare momento
                                                                    per riformare le norme che disciplinavano la nomina
                                                                    del  Comandante  dei  Carabinieri  quindi,  non  è  stata
                                                                    casuale e le ragioni che inducono questa considerazione
                                                                    sono  evidenti:  innanzitutto  nel  preambolo,  il  motivo
                                                                    per il quale viene promulgato il regio decreto in parola
                                                                    è ricondotto allo stato di necessità per cause di guerra,
                                                                    sebbene il conflitto fosse già in corso da quasi tre anni
                                                                    e il predecessore di Hazon, generale Remo Gambelli
                                                                    proveniente dai ranghi dell’esercito, fosse stato nominato
                                                                    il 27 agosto 1940 a guerra iniziata da oltre due mesi.
                                                                    Lo stato di necessità per cause di guerra c’era già da
                                                                    anni e va da sé che questa ragione addotta abbia avuto
                                                                    una finalità esclusivamente formale. Ciò è confermato
                                                                    incontrovertibilmente  dall’analisi  della  relazione  che
                                                                    accompagnerà poi il disegno di legge di conversione
                                                                    del  citato  regio  decreto,  che  verrà  promulgata  il  10
                                                                    maggio 1943, con numero d’ordine 463: nel documento
                                                                    si legge infatti che era antica aspirazione dell’Arma dei
                                                                    Carabinieri reali che il comandante fosse tratto dai generali
                                                                    dell’Arma stessa, ed in passato per tre volte tale aspirazione
                                                                    è stata appagata [in realtà per 13 volte tra il 1816 e il
                                                                    1943], e che la normativa successiva alla Grande Guerra
                                                                    aveva  poi  fatto  divenire  un’esclusiva  dei  generali  di
                    rapporto informativo compilato                  corpo  d’armata  dell’esercito.  Nella  stessa  relazione  si
             dal comandante generale gen. c.a. remo gambelli
                                                                    afferma  inoltre  che  per  motivi  di  ordine  morale  e  di
                                                                    prestigio (l’Arma ha ben quindici generali) ed anche per
            Hazon il 3 aprile, in un’udienza al Quirinale, esprime  un riconoscimento dei meriti acquisiti nei servizi di pace e
            al sovrano le sue perplessità sul regime, riferendo che il  di guerra, non poteva negarsi a questa di avere quale co-
            Duce non vuole rendersi conto… che la popolazione gli sia  mandante  un  generale  proveniente  dall’Arma,  il  quale
            ormai ostile e come sia avversa al fascismo. Anche l’illustre  potesse poi conseguire il grado di generale di corpo d’armata.
            Paolo  Monelli,  nel  suo  Roma  1943, è  dello  stesso  Appare perciò evidente che indicare una tale motivazione
            avviso. In proposito dirà: la nomina di Hazon era stata  quale ratio del provvedimento assume una connotazione
            voluta personalmente dal re, come il re stesso disse ai suoi  non coerente con l’asserita straordinarietà legata allo
            intimi. Certo Hazon era informato di tutto; tanto è vero  stato di guerra richiamato nel preambolo del decreto,
            che quando Ambrosio seppe a Feltre [mentre stava incon-  visto che si fonda su di un’antica aspirazione che viene
            trando Hitler al seguito di Mussolini] della sua morte  riconosciuta oltre che legittima, per certi versi addirittura



             8 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO X
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