Page 5 - Notiziario 2025-4
P. 5
PAGINE DI STORIA
di MASSIMILIANO SOLE
Piero Pieri, Frederick W. Deakin, Silvio Bertoldi, fedeli al re, con l’avallo del sovrano e immaginato già a
Emilio Gentile - importanti storiografi del fascismo – partire dalla fine del 1942, quando il duce iniziò ad ap-
sostengono da sempre che il 25 luglio 1943, giorno parire gravemente ammalato e le sorti della guerra si
della caduta del regime, sia stato compiuto un vero e stavano ormai delineando. Del resto, come ebbe a dire
proprio “Colpo di Stato”. Lo stesso Mussolini appena l’ufficiale delle SS Eugen Dollman nel suo Roma
liberato dai tedeschi a Campo Imperatore, ai microfoni nazista, Vittorio Emanuele III e la sua famiglia, dall’avvento
di Radio Monaco il 18 settembre 1943, tra l’altro, al potere del Führer sino all’8 settembre del ’43, mantennero
dirà: sono ora più che mai convinto che Casa Savoia ha nei riguardi di Hitler e del nazismo un atteggiamento ca-
voluto preparare, organizzare, anche nei minimi dettagli, ratterizzato da avversione schietta e mal celata…Dopo il
il colpo di Stato, complice ed esecutore Badoglio, complici 10 giugno [1940], i dubbi divennero certezza: i tedeschi
taluni generali imbelli e imboscati e taluni invigliacchiti notarono che il principe ereditario, invece di sfruttare la
elementi del fascismo. Non può esistere alcun dubbio che sua popolarità nelle file dell’esercito a favore della guerra,
il re ha autorizzato, subito dopo la mia cattura, trattative mettendosi alla testa delle armate operanti, si traeva in
per l’armistizio, trattative che forse erano già cominciate disparte, quasi a voler significare l’intenzione di non
fra le dinastie di Roma e di Londra. In proposito, Vit- assumere una parte direttiva in una guerra che popolo e
torio Emanuele III affermerà in una sua lettera al soldati non sentivano. D’altronde, già lo storico Pietro
duca d’Acquarone, che fin dal gennaio 1943 io concretai Colletta scriveva nel XIX secolo che l’odio ai tedeschi è
definitivamente la decisione di porre fine al regime antico e giusto nelle genti d’Italia. Bisognava dunque li-
fascista e di revocare il capo del governo Mussolini. berarsi dall’abbraccio mortale nazista e per far ciò era
L’attuazione di questo provvedimento, resa più difficile necessario spodestare Mussolini, il principale artefice
dallo stato di guerra, doveva essere minuziosamente di questa unione “contro natura”. Tutte le versioni
preparata e condotta nel più assoluto segreto. Pertanto, fornite - numerose e spesso discordanti - su chi fu il
l’arresto di Mussolini eseguito dai Carabinieri a regista del “golpe” hanno in comune però un aspetto: la
Villa Savoia, non è stato altro che l’epilogo di un destituzione del duce doveva avvenire per mano dei
disegno ideato dai più fidati funzionari del Regno Carabinieri, e solo loro, poiché ritenuti gli unici
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO X 5