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che fino a pochi mesi prima, aveva rivestito l’incarico
di Comandante Superiore dei Carabinieri Reali presso
il Comando Superiore Forze Armate Grecia. Hazon si
fidava di Sannino, avendolo avuto alle dirette dipendenze
sia quale Comandante della Legione “Lazio”, che della
Scuola Centrale di Firenze. Tra le numerose espressioni
di apprezzamento, Hazon - che lo proporrà per l’encomio
nella documentazione caratteristica - scrive di Sannino
che in un periodo eccezionale come questo, il suo polso
fermo e lo spirito suo pratico hanno avuto modo di ampia-
mente affermarsi tanto nella mobilitazione di numerosi
reparti, come nell’organizzazione e nel funzionamento di
importanti servizi, previsti dai piani di emergenza. Le
sue apprezzabili doti di organizzatore verranno evidenziate
nelle successive valutazioni anche dai superiori del-
l’Esercito durante la permanenza in Grecia. Il generale
d’Armata Carlo Geloso, Comandante Superiore delle
Forze Armate in quel Teatro Operativo, scriverà di lui:
la sua opera è stata di particolare rendimento nella riorga-
nizzazione della gendarmeria greca, e nella vigilanza
sulla polizia, dove in ambiente nuovo e malfido ha ottenuto
buoni risultati…È stato, in sintesi, un comandante dei
CC.RR. in territorio nemico occupato, che in analogo am-
biente desidererei avere ancora meco.
Sannino era quindi l’uomo giusto da porre al comando
dei Carabinieri di Sicilia, che da lì a brevissimo avrebbero
dovuto operare in un territorio occupato dagli Alleati,
con i quali bisognava necessariamente mostrarsi colla-
borativi in vista dell’imminente abbandono della guerra
affianco ai tedeschi. Gli Alleati sbarcheranno in Sicilia
il 10 luglio 1943 e le truppe americane entreranno a
Palermo appena dodici giorni dopo. Il 24 luglio, ancor
prima dell’arresto di Mussolini quindi, l’Allied Military
Government of Occupied Territories-AMGOT già
comunicava alle Armate liberatrici che la maggior parte
dei carabinieri è cooperativa e disponibile a rimanere in
servizio al proprio posto e che pertanto l’evacuazione di
tutti i carabinieri non sospetti dovrebbe essere sospesa e,
addirittura, per quelli già catturati che presentano sod-
disfacenti requisiti di sicurezza, di valutare l’opportunità
di rimpatriarli in Sicilia. Tre giorni dopo, il generale
documentazione caratteristica del cap. paolo vigneri Alexander, comandante il XV Gruppo d’armate, sposterà
il suo Quartier Generale dall’Africa in Sicilia, ritenuta
ormai sicura anche grazie al supporto garantito dall’Arma.
14 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO X