Page 22 - Notiziario 2025-3
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PAGINE DI STORIA





            I carabinieri reali erano forti di una tradizione di effi-  cumentazione d’archivio come a volte infida, guidata
            cienza e lealtà alla corona, ma disseminati in piccoli  anche da motivazioni di vendetta e opportunismo. Del
            presidi erano costantemente a rischio di attacchi con-  resto era anche la prima vittima delle incursioni dei
            dotti con forze preponderanti che potevano facilmente   briganti nei villaggi, e qualche volta doveva tentare di
            spazzarli via. Inoltre, provenendo da altre regioni, pos-  convivere col problema. Quella “Mobile” invece, riunita
            sedevano minore familiarità con l’ambiente geografico   in battaglioni, proveniva da altri territori del regno,
            e sociale ed era per loro difficile comprendere idioma,  sicuramente non soffriva di rischio di collusione coi
            cultura, tradizioni e mentalità delle popolazioni au-   briganti, e aveva i limiti e caratteristiche delle unità
            toctone. Peraltro, permanendo per lunghi periodi, fi-   del Regio Esercito, rispetto al quale possedeva un mi-
            nivano per colmare parzialmente tale lacuna, acqui-     nor grado di addestramento. Peraltro la sua reale effi-
            sendo almeno una buona conoscenza del territorio.       cacia  variava,  e  la  documentazione  che  ne  tratta  in
            Il Regio Esercito aveva gli stessi limiti d’integrazione  qualche caso la descrive particolarmente combattiva,
            culturale  e  conoscenza  del  territorio,  del  resto  era  se non efferata. Spesso fu giocoforza combinare queste
            stato  deliberatamente  scelto  a  livello  centrale,  per  tre componenti proprio per colmarne, almeno parzial-
            poter impiegare le truppe in servizi di ordine pub-     mente, le carenze. Del resto la scarsità di risorse impie-
            blico, di stanziare militari non originari della sede.  gabili rendeva necessario sovente fare massa. Ad esem-
            Esso aveva però la possibilità di operare per aliquote  pio  fu  un  pattuglione  di  2  carabinieri,  2  dragoni  di
            almeno a livello di plotone. Ciò conferiva buona ca-    Nizza Cavalleria e  5  guardie  nazionali  a  salvare  sul
            pacità  d’urto  e  la  possibilità  di  concentrare  risorse  passo del Macerone, il 17 marzo 1861, l’addetto al tra-
            nel tempo e nello spazio.                               sporto di 4.200 ducati da Isernia in Abruzzo, assalito
            La Guardia Nazionale forniva risposte di vario tipo.    da una torma di briganti a cavallo.
            Quella arruolata localmente si caratterizzava a volte   In analogia un mese dopo, il 17 aprile, un luogotenente
            per limitata affidabilità, e ci viene descritta nella do-  (l’attuale tenente) dei carabinieri con alcuni suoi uomini,




                                                                              IL COMANDO PROVINCIALE DEI CARABINIERI DI
                                                                       CAMPOBASSO IN UN’ILLUSTRAZIONE DI FINE OTTOCENTO


































             22 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO X
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