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CARABINIERI DA RICORDARE








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            aspira ad arruolarsi nella Milizia forestale (una spe-
            cializzazione della Milizia Volontaria per la Sicurezza      parlasse volentieri
            Nazionale, istituita nel 1926 durante il Ventennio fa-
            scista). Ma gli è interdetta, perché non è né intende       degli anni trascorsi
            essere iscritto al Partito nazionale fascista.
            Sebbene non parlasse volentieri degli anni trascorsi     nella Benemerita che
            nella Benemerita, dal 1935 al 1945 – perché pressoché
            ininterrottamente  di  guerra,  prima  in  Africa  poi  in
            Italia (di cui diremo più avanti) – quando lo si incal-  gli ricordava la guerra,
            zava sul perché del rifiuto di aderire al PNF rispondeva
            “Quello là” non m’è mai piaciuto…!». (Intendendo rivol- quando lo si incalzava
            semplicemente e senza ammissione di replica: «A me

            gersi con “Quello là”, o variabilmente con “Capoccione”,
            all’allora Capo del Governo Primo Ministro Segretario     sul perché del rifiuto
            di Stato dell’Italia fascista Benito Mussolini).
            Beh: uno della sua modesta estrazione sociale poteva co-       di aderire al PNF
            munque ben vantare una coscienza civile considerevole...!
            Pasquale  Di  Russo  riesce  però  ad  essere  ammesso
            nell’Arma dei Carabinieri Reali per delle buone refe-                rispondeva
            renze redatte dal Comandante della locale Stazione
            dei CC.RR. di Esperia. Che il Nostro ringrazia omag-           semplicemente
            giandolo di 2 polli e 27 uova – che preleva dal pollaio
            di un parente a sua insaputa, salvo poi risarcirlo col    e senza ammissione
            primo stipendio…! Questo, almeno, è quanto è stato
            tramandato oralmente. Il fatto, magari solo verosimile,
            testimonia della pochezza delle risorse economiche su          di replica: «A me
            cui può contare, lui e la sua famiglia di origine – e so-
            prattutto, e si perdoni la ripetizione, del fatto che Pa-   “Quello là” non m’è
            squale Di Russo NON si iscrive mai al PNF.
            Ancora dal Foglio matricolare: Assegnato alla 6a Se-
            zione (?) della 6^ Divisione CC.NN. “Tevere”, il 15             mai piaciuto…!»
            febbraio 1937 si imbarca a Napoli sul piroscafo “Um-
            bria” diretto in Eritrea. Giova ricordare che il 6 maggio
            1936 Benito Mussolini annuncia la fine della guerra     fuori  del  piccolo  comune  natio  e  che  d’un  tratto  si
            d’Etiopia e proclama la nascita dell’Impero italiano. Il  trova aviotrasportato in un altro continente di cui sa
            Re d’Italia assume contestualmente il titolo di Impe-   poco o niente. O forse no: non c’è tempo per senti-
            ratore d’Etiopia. [Mi si conceda una digressione emo-   menti borghesi, tutte le energie sono riposte nel mero
            tiva: si fa fatica anche solo ad immaginare lo stupore  sopravvivere.]
            che può aver colto un giovane del frusinate di 25 anni,  Rientrato in Italia, la dichiarazione di guerra del 10
            che prima di allora non ha pressoché mai messo piede    giugno 1940 coglie Pasquale Di Russo carabiniere au-



            66 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO IX
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