Page 70 - Notiziario 2024-3
P. 70
CARABINIERI DA RICORDARE
Giurando fedeltà al Re le forze nazifasciste – giurando fedeltà al Re e non al
Governo, da parte loro fascisti e nazisti considerano
e non al Governo, da (a ben vedere) l’Arma “inaffidabile”. Tant’è che, per
dirne una, il 6 ottobre 1943 il Ministro per la Difesa
Nazionale della Repubblica Sociale Italiana e Mare-
parte loro fascisti e sciallo d’Italia Rodolfo Graziani ordina al Generale
di Brigata Casimiro Delfini, comandante generale
nazisti considerano (a pro tempore dell’Arma dei Carabinieri, e al suo collega
Umberto Presti, comandante della Polizia dell’Africa
Italiana (PAI), il disarmo e la consegna in caserma di
ben vedere) l’Arma tutti i carabinieri in servizio a Roma. Per un provvi-
denziale passaparola, molti di loro sono avvertiti e si
“inaffidabile”. sottraggono alla cattura da parte dei paracadutisti na-
zisti e delle Camicie Nere fasciste. Circa 2.500 pri-
Così il 6 ottobre 1943 gionieri vengono successivamente deportati in Ger-
mania con lo status giuridico particolare di internato
(IMI, Internati Militari Italiani) in condizioni di de-
il Ministro per la Difesa tenzione più afflittive rispetto a quelle riservate ai
prigionieri di guerra, che sono invece tutelati dalla
Nazionale della R.S.I. Convenzione di Ginevra e hanno quindi diritto al-
l’assistenza della Croce Rossa. Deportazione decisa
anche per avere campo libero di praticare il brutale
Rodolfo Graziani rastrellamento del ghetto di Roma il 16 ottobre 1943,
effettuato da truppe tedesche appartenenti alle SS e
ordina al Generale dalla Polizia d’ordine (Ordnungspolizei), con la colla-
borazione dei funzionari del regime fascista della Re-
pubblica Sociale Italiana, che porta all’arresto di circa
di Brigata Casimiro 1.300 persone, quasi tutte appartenenti alla comunità
ebraica romana – di questi, 1.023 sono deportati di-
Delfini, Carabinieri, rettamente al campo di sterminio di Auschwitz, e sol-
tanto 16 di loro sopravvivono.
il disarmo e la Infuria la battaglia di Cassino (tra il gennaio e il maggio
1944, che mieterà circa 30.000 vite solo tra i militari
combattenti), il territorio della natia Esperia paga un
consegna in caserma prezzo altissimo, nei pressi com’è dalla Linea Gustav
(che si estende dalla foce del fiume Garigliano, al confine
di tutti i carabinieri tra Lazio e Campania, fino a Ortona, comune costiero
a sud di Pescara, passando per Cassino, le Mainarde, gli
altipiani maggiori d’Abruzzo e la Maiella. Fortificata
in servizio a Roma per ritardare l’avanzata degli Alleati e di tenerli impe-
gnati affinché non possano rinforzare la pressione sui
70 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO IX