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A PROPOSITO DI...
successo solamente per il 45%, perché la pianificazione del- trovò il generale Umberto Presti della PAI, che aveva
l’azione fu assolutamente inadeguata…. Disposizioni tec- assunto il comando delle forze di polizia di Roma dopo
niche che in realtà erano state date dallo stesso Kappler l’arresto di Maraffa.
il quale, in questo modo però, voleva dimostrare a Kes- Si legge nella Relazione Delfini, conservata presso l’Ar-
selring e a Kaltenbrunner di non avere alcuna colpa del- chivio Storico dell’Arma, che Graziani non parlò subito
l’insuccesso di una operazione prodromica a quella assai di disarmo ma della necessità di difendere Zara, minac-
importante del rastrellamento degli Ebrei. Qualcuno ciata dai partigiani jugoslavi; l’Esercito si era polverizzato
non aveva saputo agire e questo qualcuno era l’italiano ed erano rimasti i Carabinieri unica forza armata rimasta
Ministro della Difesa Nazionale. dello Stato. Quindi sostenne che Mussolini aveva dato
A Graziani era stato imposto di radunare gli ufficiali ordine che i 9.000 Carabinieri presenti a Roma e nel
del Comando Generale, con minaccia di rappresaglie Lazio dovessero partire con treni speciali per andare a
contro loro stessi e membri delle loro famiglie se non difendere quella città. Non risulta in effetti nei documenti
avessero rispettato e portato a termine quanto sarebbe che si fosse mai accennato a una possibilità di difendere
stato loro comunicato in quella riunione. Per gli ufficiali quella città: l’obiettivo era solo quello di allontanare da
che non avessero partecipato a quell’incontro particolare Roma la massa dei Carabinieri presenti, qualsiasi modo
era previsto l’arresto da parte della polizia e un processo che non facesse comprendere quanto invece era già stato
davanti alla Corte Marziale. stabilito da Kappler in accordo con Kesselring.
Il protagonista di quei due giorni, 6 e 7 ottobre, fu, suo Il Ministro si rivolse poi a Delfini per renderlo respon-
malgrado, il generale Casimiro Delfini, che l’8 settem- sabile in prima persona che tutti i Carabinieri presenti,
bre comandava la Brigata Carabinieri Reali in Roma. non uno di meno, partissero e rivolto a Presti gli diede
Quando Roma divenne ‘Città Aperta’, riconosciuta ordine di far assumere alla PAI tutti i servizi che erano
ufficialmente dai tedeschi ma mai da essi applicata la al momento disimpegnati dall’Arma.
relativa Convenzione, tanto che nell’accordo firmato Delfini decise di opporsi e motivò la sua opposizione
essi avevano preteso anche il disarmo delle divisioni e sostenendo che, per una serie di ragioni, quell’ordine
il licenziamento delle truppe alle loro case. In teoria, in non era applicabile, aggiungendo inoltre che una simile
quella situazione, le forze di polizia dovevano godere decisione doveva essere presa dal Comandante Generale,
di ogni garanzia tanto che Delfini ricorda che molti in quel momento assente da Roma. Ne era previsto il
giovani di distinte e facoltose famiglie facevano di tutto rientro quella sera stessa e quindi era necessario aspettare.
per essere integrati nelle forze stesse. Graziani non accolse bene questo ragionamento e chiese
Una mattina di settembre (1943), Graziani fece chia- al Delfini se si era reso conto che quel che era stato
mare, in assenza del Comandante Generale, Delfini per chiesto, andare a difendere Zara, era un ordine, invitan-
essere informato sullo spirito pubblico e sui servizi che dolo a riflettere sulla questione. Intanto erano entrati
l’Arma dava nel quadro della sicurezza pubblica. Delfini nell’ufficio di Graziani, Alessandro Pavolini e Guido
sostenne che l’opinione pubblica aveva accolto l’armi- Buffarini Guidi e Delfini fu costretto a ripetere a quelle
stizio con favore e che la sconfitta della Germania era autorità i suoi ragionamenti, ricordando poi che Graziani
considerata inevitabile. Graziani replicò violentemente gli disse: quand’è così ordino il disarmo di tutti i carabinieri
che non era vero che la Germania avesse già perduto la della capitale…, invitandolo a uscire dall’ufficio.
guerra; al contrario vi erano molte possibilità di vittoria. Una volta fatto rientrare nell’ufficio, Delfini notò, sor-
Il 6 ottobre, Delfini che in quel momento si trovava preso e preoccupato, che erano entrati nel frattempo al-
nell’Ufficio del Colonnello Tabellini, ricevette una tele- cuni ufficiali tedeschi. Ricevette dalle mani di Graziani
fonata da Palazzo Caprara: Graziani voleva incontrare una lettera che fu data anche al Presti e a uno degli uffi-
subito il generale Mischi, ma costui non era a Roma. ciali tedeschi. Nella lettera si ordinava che, considerata
Dovette andare Delfini e nell’anticamera di Graziani l’impossibilità rappresentata di inviare 9.000 Carabinieri
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO IX 53