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A PROPOSITO DI...

















                                                 di MARIA GABRIELLA PASQUALINI

















             L          eggendo alcuni documenti reperibili negli   a Rocca delle Caminate, rientrando a deportazione av-
                                                                    venuta. L’intelligence britannica e quella americana in-
                        archivi nazionali britannici custoditi a Kew
                                                                    tercettavano e decrittavano ogni giorno tutti i messaggi
                        (Londra) e altrettanti fruibili nell’Archivio
            L Storico dell’Arma dei Carabinieri, risulta            che Roma e Berlino si scambiavano, conoscendo in an-
            chiaro l’iter che ha condotto al disarmo e internamento  ticipo quel che sarebbe avvenuto, inclusi gli ordini per il
            di circa 2.500 carabinieri a Roma il 7 ottobre 1943 e   disarmo dell’Arma.
            successivamente a Torino, l’anno dopo, e le ragioni che  Kappler era ritenuto estremamente affidabile da Kes-
            condussero a questa operazione nazista che però non     selring, con ordini di agire contro lo stesso Ministro
            ebbe il successo previsto da chi aveva dato l’ordine.   degli Interni italiano e la polizia di Roma tanto che il
            I personaggi responsabili coinvolti in questa storia sono  23 settembre 1943 il Capo della Polizia Carmine Senise,
            principalmente quattro: due nazisti, il feldmaresciallo  il suo vice Rola furono arrestati insieme al generale Ma-
            Albert Kesselring (all’epoca dei fatti, Comandante del  raffa, che, già al comando delle forze di polizia della
            Gruppo  Armate  Sud  e  in  seguito  a  capo  di  tutte  le  ‘Città aperta di Roma’, si era mostrato soprattutto un
            Forze germaniche in territorio italiano), e Herbert Kap-  ‘patriota’, ostile ai nazifascisti. Il materiale documentario
            pler (Capo della Sicherheitspolizei e della Ordnungpolizei,  della polizia politica e di quella del Maraffa fu sequestrato
            nonché della SD delle SS, praticamente il ‘dominus’ del  e incamerato negli Archivi tedeschi. Furono trovati molti
            controllo di Polizia e sicurezza della Capitale); due ita-  documenti riguardanti la vita privata del duce e delle
            liani: il generale Rodolfo Graziani (ministro della Difesa  sorelle Petacci ma quelli riguardanti il Principe Ereditario
            Nazionale della Repubblica Sociale Italiana), e il gene-  non lo furono e probabilmente erano già stati trasferiti
            rale Casimiro Delfini che si trovava in quel momento     altrove o i Carabinieri non li avevano consegnati alla
            nella scomoda posizione di Comandante Generale fa-      polizia in Palazzo Venezia. Era noto che l’Arma era for-
            cente funzione. Delfini resse il comando fino al 4 ottobre  temente monarchica ma ancora quasi a fine settembre
            quando  Archimede  Mischi,  già  a  capo  della  Milizia  1943 veniva ritenuta affidabile in un certo modo e l’unica
            Volontaria per la Sicurezza Nazionale, fu nominato Co-  che potesse riuscire a rastrellare i cittadini italiani ‘scelti’
            mandante Generale. Il Mischi, presentatosi il 5 ottobre  per andare a lavorare obbligatoriamente in Germania,
            per prendere possesso dell’incarico, lasciò, però, Roma  senza alcun preavviso; quindi erano ritenuti di aiuto alla
            lo stesso giorno, per recarsi, ufficialmente, da Mussolini  polizia tedesca.



                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO IX  49
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