Page 63 - Notiziario Storico 2023-6
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A PROPOSITO DI...






                        Sul terrore e


             sull’omertà il mafioso                                 tato perché in grado di dirimere ogni controversia. Un



                fonda la sua libertà                                uomo capace di mantenere l’ordine nei quartieri, figlio
                                                                    di una prostituta che aveva indotto sua moglie a prosti-
                                                                    tuirsi. Quando i francesi invadono l’Italia e danno vita
                       di delinquere                                al decennio francese dal 1806 al 1815 con a capo Gio-

                                                                    acchino Murat, saranno proprio i “lazzari” a Napoli a
                        e perseguire                                rivoltarsi contro i giacobini che pure in un primo tempo
                                                                    avevano appoggiato. I meridionali si sentivano traditi

               arricchimenti illeciti.                              da uno straniero che non interagiva con il popolo ma
                                                                    era venuto al sud con desiderio di rapina e violenze,
                                                                    imponendo tasse e gabelle. Più tardi, i Mille di Garibaldi
               Più si riesce in tutto                               hanno dovuto in tutti i modi possibili scendere a patti
                                                                    con le organizzazioni malavitose per mantenere l’ordine
                  questo più la sua                                 tra  le  plebi  meridionali  se  avessero  voluto  portare  a
                                                                    compimento i loro propositi.
                                                                    L’ultima parte del libro è un cadeau dello scrittore e
                 figura si ammanta                                  marionettista Paolo Comentale. In poche pagine riesce
                                                                    a sublimare il teatro dei pupi e delle marionette come
                di onore e rispetto                                 forma d’arte, con una delicatezza e sensibilità che resti-
                                                                    tuiscono dignità ad un fenomeno di quei tempi. Alla
                                                                    mafia  piace  molto  questo  genere  di  rappresentazioni
                         con i sodali                               ma,  come  detto,  piace  molto  anche  l’opera  lirica.  Le
                                                                    note della “Cavalleria rusticana” di Pietro Mascagni ri-
                                                                    suonano ne Il padrino parte III. La stessa opera la ritro-
                                                                    viamo nel film Toro scatenato con Robert De Niro. Que-
                                                                    ste  musiche  inneggiano  all’orgoglio  di  alcuni  degli
            prostituzione. Le plebi napoletane vivono in assoluta   italo-americani emigrati, del loro modo sanguigno di
            miseria e la corruzione alligna proprio dove c’è miseria,  interpretare i rapporti sociali. Solo alcuni hanno sporcato
            fame e ignoranza. Bisognava sopravvivere all’arroganza  l’immagine degli italiani la cui maggior parte era dedita
            e spavalderia del dominatore che usa ogni forma di vio-  al lavoro. Cavalleria rusticana culmina con l’assassinio
            lenza. Pian piano ogni genere di crimine si sviluppa al-  di compare Turiddu e narra di relazioni intessute tra
            l’ombra dei dominatori. Un contropotere sotterraneo si  contadini siciliani con la difesa dell’onore perduto o mi-
            sviluppa non finalizzato alla rivolta e alla liberazione  nacciato, gelosie e vendette. Tutto contribuiva a celebrare
            dal giogo straniero. Primum vivere, si direbbe. E per   un’iconografia cara ai malavitosi, in grado di legittimare
            sopravvivere nascono tutte le forme di illegalità. Nel  un malinteso senso della vita spavaldo, fiero.
            1647, l’ennesima gabella sulla frutta a Napoli provoca  Stefano De Carolis ha reso un servizio alla cultura ed
            la rivolta di Masaniello che, secondo lo storico Ales-  al  senso  di  legalità.  E’  un  libro  che  deve  essere  letto
            sandro Barbero, sarebbe il primo camorrista della storia.  dalle giovani generazioni, nelle scuole per il forte monito
            In base a documenti storici e rapporti di polizia emerge  ed insegnamento che lascia in eredità.
            un uomo che nei vicoli napoletani era temuto e rispet-                                   Valentino Sgaramella



                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 6 ANNO VIII  63
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