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A PROPOSITO DI...
Oggi, grazie L’autore è un sottufficiale dell’Arma dei carabinieri che
coniuga la sua passione per la ricerca storica al fatto di
all’audacia, essere un giornalista pubblicista. L’amore per la verità è
figlia della sua professionalità, della sua lunga attività
al meticoloso lavoro di investigatore, del suo essere carabiniere nell’anima.
Il giornalista, invece, è attento alla ricerca delle fonti,
delle testimonianze. Tutto ciò che viene scritto deve
di lettura e studio essere verificato e certificato, passato al setaccio. A ciò
va aggiunta, non ultima, la sua lunga attività professio-
di atti d’indagine, nale nel nucleo di tutela del patrimonio culturale na-
zionale presso il Mi-BACT di Roma che ha condotto
dichiarazioni De Carolis a sviluppare un amore per la cultura e la
storia, già innato.
Non è stato facile né semplice. Sono stati necessari di-
di testimoni rese versi anni di lavoro minuzioso per compulsare circa
sette mila documenti dell’Archivio di Stato ma ne è
agli organi inquirenti, valsa la pena. Oggi la comunità pugliese in primo luogo
ma, senza tema di smentite, l’intera società civile italiana
dispongono di una ricostruzione basata su documenti
atti processuali, inediti di episodi delittuosi. Oggi, grazie all’audacia, al
meticoloso lavoro di lettura e studio di atti d’indagine,
abbiamo la dichiarazioni di testimoni rese agli organi inquirenti,
atti processuali, abbiamo la possibilità di affermare con
dovizia di particolari cosa fosse la mafia in Puglia nella
possibilità di seconda metà dell’Ottocento.
De Carolis ci conduce nella città capoluogo mostrando
affermare con la presenza di ben due teatri di marionettisti nei quali
eroi in cartapesta rievocavano le eroiche gesta dell’Or-
lando furioso o magari opere del melodramma italiano
dovizia di particolari condite da immancabili scene di amori traditi, lacrime
e sangue. Addirittura, De Carolis porta a corredo dei
cosa fosse la mafia in suoi scritti anche foto d’epoca nelle quali si vede chia-
ramente la presenza dei due teatri, quello di don Car-
Puglia nella seconda miniello e il secondo poco distante il don Carlino.
Era lo svago prediletto dei ceti popolari. Il barese ha
sempre amato l’opera teatrale. Non a caso oggi la città
metà dell’Ottocento vanta la presenza di ben tre teatri, il Petruzzelli, il
teatro intitolato al grande Niccolò Piccinni ed il teatro
Margherita. Ovviamente, a cavallo tra la fine dell’Ot-
56 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 6 ANNO VIII