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PAGINE DI STORIA




                                                                     L’Arma dei Carabinieri



                                                                       Reali mobilitò per la


            sione alla quale era stata affidata la difesa di un tratto
            della linea del fronte di circa 45 chilometri. Ai primi    campagna di Russia
            di  ottobre,  superato  il  fiume  Dnieper,  raggiunse  il  5
            Sciwotilowka e il 16 Bolschaj Senissoj, dopo aver at-      circa 4.000 uomini
            traversato le città di Nikolajewka, Pissimenaja, Lowa
            Nikolajewka Reastdewskja, Turkenowka.
            Il 21 ottobre un primo gruppo di 30 uomini tra appar-            distribuiti in 45
            tenenti della 356ª Sezione CC.RR. e della 355ª Sezione,
            truppe della «Grande Unità» si spinsero a Jossowo dove sezioni composte da
            quest’ultima che aveva sostituito la 171ª, insieme alle


            si trovava la stazione ferroviaria che serviva la città di
            Stalino. Cinque giorni dopo furono raggiunti dal resto      65 uomini ognuna,
            del personale effettivo della 356ª Sezione.
            Fino al 13 novembre 1941 si trovò dislocata a Orlowka,         integrate nei vari
            poi a Olkovicik fino al 21 e dal 26 a Kotik.
            Promosso nel frattempo al grado di Capitano, l’ufficiale
            Vituzzi rientrò in patria per altro incarico avvicendato   Comandi d’Armata,
            dal Sottotenente Anceschi, che a sua volta aveva lasciato
            il comando della Tenenza di Caserta. Anceschi ha rac-   di Corpo d’Armata, nei
            contato in un libro di memorie, edito nel 1992, che du-
            rante il viaggio per raggiungere il nuovo reparto “la tra-  Quartier Generali e nei
            dotta spesso si fermava in aperta campagna e subito veniva
            avvicinata da contadini con i loro bambini per barattare
            qualcosa. Poche uova fresche e semi di girasole in cambio di  Comandi di Divisione
            qualsiasi altra cosa che li sfamasse” (E. Anceschi e E. Pe-
            rani, Carabinieri sul fronte russo, Manfrini editore, Cal-   del Regio Esercito
            liano 1992, p. 51). Era questo il segno evidente della
            miseria di quelle popolazioni costrette a doversi arran-
            giare per sopravvivere e a dover contrattare con gli oc-
            cupanti. Nei mesi invernali tra il 1941 e il 1942 la    in Russia (C.S.I.R.) fino ad allora comandato dal Ge-
            Sezione si spostò tra i centri abitati di Voroscilograd,  nerale di Corpo d’Armata Giovanni Messe, nonché il
            Ueskow e Kusmenkow, nell’ansa del Don, e la ripresa     2° Corpo d’Armata e il Corpo d’Armata alpino per
            dei combattimenti più cruenti, vide il reparto impe-    un totale di 10 divisioni (Julia, Tridentina, Cosseria,
            gnato  nelle  battaglie  di  Faschiewka,  Prerowenski,  Celere, Cuneense, Torino, Ravenna, Pasubio, Sforzesca
            Schinkitow e Millerowo.                                 e Vicenza) e 230.000 uomini.
            Nell’estate del 1942 le scelte politico-militari di par-  Essendo stato il C.S.I.R. ridenominato XXXV Corpo
            tecipare sempre più attivamente alla campagna di Rus-   d’Armata il comando delle operazioni passò al Generale
            sia comportarono la costituzione dell’ARM.I.R. (Ar-     d’Armata Italo Gariboldi, mentre Messe fu richiamato
            mata Italiana in Russia), così come fu denominata l’8ª  in  Italia  e  posto,  poi,  al  comando  della  I  Armata  in
            Armata, che incorporò il Corpo di Spedizione Italiano   Africa Settentrionale.



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