Page 44 - Notiziario 2023-5
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A PROPOSITO DI...







            Ma chi era questo A.E. Haswell Miller? Nato a Glasgow
            nel 1887, sin da bambino, piuttosto che ai francobolli,
            si  appassiona  ai  soldatini  di  piombo  e,  insofferente
            della  approssimazione  e  della  differenza  di  scala  dei
            vari modellini, inizia a crearsi da sé, disegnandoli e co-
            lorandoli su carta, le sue ordinate armate private. Un
            discreto tirocinio artistico già in erba insomma, che gli
            consente di entrare più avanti nella prestigiosa Glasgow
            School of Art, allora famosa nel mondo, dove si specializza
            in ritrattistica. Nel 1908, alla fine della carriera scolastica,
            inizia, da professore associato della sua stessa scuola,
            un lungo viaggio di studio in tutta Europa.
            Mai  dimenticate  le  passioni  infantili,  inizia  dunque,
            senza uno scopo preciso, a produrre anche una serie di
            schizzi  dal  vero  delle  uniformi  in  cui  s’imbatte  nei
            diversi  paesi  europei.  La  Grande  Guerra  interrompe
            quest’amena attività e il nostro, da buon scozzese, si
            arruola nel 7° Battaglione Blythswood della Highland
            Light Infantry,  che  lo  porterà  prima  nella  sciagurata
            impresa  di  Gallipoli,  poi  in  Palestina,  ma  sempre  a
            menare il Turco, e infine in Francia, sul fronte occidentale,
            dove  si  guadagna  la  Military Cross nella  vittoriosa
            offensiva di Amiens, l’ultima del conflitto. Nell’immediato
            dopoguerra decide di inviare all’appena inaugurato Im-
            perial War Museum una serie di disegni delle uniformi
            del  suo  reggimento.  Di  qui  il  citato  giudizio  di  Mr.
            Buckell e la prima importante commissione di 65 ac-
            quarelli per il Museo. Haswell Miller dedicherà tutta la
            sua esistenza all’uniformologia, ambito in cui diventerà
            un’autorità  indiscussa  e  di  successo  fino  alla  sua
            scomparsa, nel 1979. Le sue opere sono presenti nei
            più importanti musei e gallerie del Regno Unito.
            Quando nel 1914 dovette interrompere le sue peregri-
            nazioni europee per arruolarsi, era tuttavia già riuscito
            a raccogliere ben 759 stupendi schizzi uniformologici,
            di quasi tutte le armate del Continente, oltre che del
            Regno  Unito,  in  un  decisivo  momento  di  passaggio
            dalle  colorate  divise  di  ascendenza  napoleonica,  che
            favorivano un tempo la percezione di amici e nemici
            nei fumi della battaglia, alle uniformi più attente a co-
            lorazioni meno vistose e soprattutto più capaci di con-
            fondersi con il terreno: esigenza bellica nuova, imposta
            dal perfezionamento delle polveri da sparo senza fumo,

                                                                       FIG. 16
            44 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO VIII
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