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A PROPOSITO DI...
Ma chi era questo A.E. Haswell Miller? Nato a Glasgow
nel 1887, sin da bambino, piuttosto che ai francobolli,
si appassiona ai soldatini di piombo e, insofferente
della approssimazione e della differenza di scala dei
vari modellini, inizia a crearsi da sé, disegnandoli e co-
lorandoli su carta, le sue ordinate armate private. Un
discreto tirocinio artistico già in erba insomma, che gli
consente di entrare più avanti nella prestigiosa Glasgow
School of Art, allora famosa nel mondo, dove si specializza
in ritrattistica. Nel 1908, alla fine della carriera scolastica,
inizia, da professore associato della sua stessa scuola,
un lungo viaggio di studio in tutta Europa.
Mai dimenticate le passioni infantili, inizia dunque,
senza uno scopo preciso, a produrre anche una serie di
schizzi dal vero delle uniformi in cui s’imbatte nei
diversi paesi europei. La Grande Guerra interrompe
quest’amena attività e il nostro, da buon scozzese, si
arruola nel 7° Battaglione Blythswood della Highland
Light Infantry, che lo porterà prima nella sciagurata
impresa di Gallipoli, poi in Palestina, ma sempre a
menare il Turco, e infine in Francia, sul fronte occidentale,
dove si guadagna la Military Cross nella vittoriosa
offensiva di Amiens, l’ultima del conflitto. Nell’immediato
dopoguerra decide di inviare all’appena inaugurato Im-
perial War Museum una serie di disegni delle uniformi
del suo reggimento. Di qui il citato giudizio di Mr.
Buckell e la prima importante commissione di 65 ac-
quarelli per il Museo. Haswell Miller dedicherà tutta la
sua esistenza all’uniformologia, ambito in cui diventerà
un’autorità indiscussa e di successo fino alla sua
scomparsa, nel 1979. Le sue opere sono presenti nei
più importanti musei e gallerie del Regno Unito.
Quando nel 1914 dovette interrompere le sue peregri-
nazioni europee per arruolarsi, era tuttavia già riuscito
a raccogliere ben 759 stupendi schizzi uniformologici,
di quasi tutte le armate del Continente, oltre che del
Regno Unito, in un decisivo momento di passaggio
dalle colorate divise di ascendenza napoleonica, che
favorivano un tempo la percezione di amici e nemici
nei fumi della battaglia, alle uniformi più attente a co-
lorazioni meno vistose e soprattutto più capaci di con-
fondersi con il terreno: esigenza bellica nuova, imposta
dal perfezionamento delle polveri da sparo senza fumo,
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44 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO VIII