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A PROPOSITO DI...




                                                                                        LE TAVOLE

                                                                    Sono  due,  verosimilmente  da  Vienna,  le  escursioni
                                                                    “italiane” del nostro illustratore: nel 1909 e nel 1913.
                                                                    Sono proprio gli anni del progressivo abbandono delle
                                                                    divise blu-celesti, che lo scozzese definisce piuttosto
                                                                    superficialmente «di gusto austro-francese», ignora in-
                                                                    somma l’importanza del nostro vetusto azzurro Savoia
                                                                    e le forti simpatie di Alfonso della Marmora e degli
                                                                    alti gradi del Regio Esercito fin de siècle per il blu e le
                                                                    armi di Prussia. Già dal 1908 infatti si inizia a introdurre
                                                                    il famoso grigioverde, e l’Esercito Italiano segue, primo
                                                                    nel  Continente  europeo,  l’esempio  mimetico  delle
                                                                    truppe britanniche. Nel ’13 le nuove tenute sono ancora
                                                                    in distribuzione e non è raro vedere, come capita allo
                                                                    Haswell Miller per strade e caserme romane, curiose
                                                                    associazioni di giubbe blu e pantaloni grigioverdi. A
                                                                    risaltare invece, su tutte, è la superba, intatta eleganza
                                                                    della grande uniforme dei Carabinieri. Al proposito è
                                                                    interessante rimarcare, come il nostro autore lasci in-
                                                                    tendere, in una nota introduttiva, di considerare i Ca-
                                                                    rabinieri  in toto truppe  montate:  utilizza  pertanto
                                                                    sempre il termine trooper – in inglese: soldato a cavallo
                                                                    – per definire il militare dell’Arma, aggiungendo sempre
                                                                    dismounted quando vuole indicare la truppa a piedi.
                                                                    Nella citata raccolta troviamo sei tavole, dalla 66 alla
                                                                    71, dedicate al Regio Esercito, le prime quattro datate
                                                                    al  1909  e  le  restanti  tre  al  1913.  Due  carabinieri,
                                                                    in  tenuta  ordinaria,  appaiono  subito  nella  tavola  67
                                                                    [fig. 9], il primo rappresentato di fianco, con il caratte-
                                                                    ristico chepì d’epoca e la giubba corta, lascia intravvedere
                                                                    ad armacollo il moschetto Carcano mod.91 per cavalleria.
                                                                    L’altro incede in una bella versione frontale, stavolta
                                                                    però in grande uniforme [fig. 11]. Nella tavola successiva
                                                                    [68] ancora un militare [fig. 19], «visto a Roma» in uni-
                                                                    forme ordinaria. La posizione di tre quarti lascia bene
                                                                    distinguere la singola banda sui pantaloni e l’assenza
                                                                    della fodera rossa nelle falde della marsina, che ricompare
                                                                    invece, con la doppia banda rossa dei pantaloni, nella
                                                                    figura 28 della stessa tavola, vista sempre di tre quarti
                                                                    di spalle, nella cui nota dell’autore si legge: «Trooper,
                                                                    Carabinieri Mounted Squadron, dismounted parade dress.
                                                                    Seen in Rome». È un ufficiale invece, di cui l’autore non
                                                                    specifica il grado – sembrerebbe un tenente-colonnello
               FIG. 9
                                                                    – ad apparire [fig.34] nella prima [69] delle tre tavole



            46 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO VIII
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