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PAGINE DI STORIA
condo Capitano, Granatieri e Volontari. Si trattava di
528 uomini in tempo di pace e, sulla carta, 588 in guerra.
In verità raramente si raggiungeva tale volume di forza,
specie nelle fasi finali della guerra. Si trattava di unità
di secondo piano, ben distinte dai reggimenti d’ordi-
nanza, permanenti, che allineavano personale di me-
stiere e – almeno formalmente – volontario. Non do-
vendo far fronte ad un impegno di servizio continuativo,
Alessandro Saluzzo poté dedicarsi agli studi seguendo
le esperienze paterne, presso le scuole teoriche e pratiche
d’artiglieria e fortificazione di Torino.
Il 17 febbraio 1791 entrò a far parte, sempre come sot-
totenente, del reggimento di fanteria d’ordinanza na-
zionale Monferrato, uno dei più antichi dell’Armata, il
4° per anzianità.
Allo scoppio della Guerra delle Alpi, nel 1792, che vide
la Francia rivoluzionaria attaccare il Regno di Sardegna,
la famiglia Saluzzo era al fronte, con l’eccezione del
terzo maschio, Cesare, letterato e dottore in legge e, dal
1795, rettore dell’Università di Torino.
FUCILIERE DEL All’inizio presero parte alle operazioni in tre:
REGGIMENTO − il padre, maggior generale nel 1790, destinato al co-
DI FANTERIA
MONFERRATO mando dell’artiglieria (in La Guerra delle Alpi (1792-
(1700 CIRCA) 1796), di Ilari-Crociani-Paoletti, si attribuisce l’incarico
al figlio Cesare, ma si tratta di refuso, N.d.A.);
14 battaglioni di guarnigione (380 u.), 14 compagnie − Alessandro, che combatté sicuramente a partire dal
di riserva (270 u.) e 448 cannonieri; fu riorganizzata 1793, quando il suo reggimento – su 2 battaglioni co-
nel 1793 incrementando gli obblighi di servizio. I Pro- stituiti da soldati di Asti, Casale e Acqui – era inqua-
vinciali erano milizia addestrata, non certo dei profes- drato nel Corpo d’Armata di Aosta;
sionisti, ma finirono per dover essere progressivamente − il fratello Pietro Andrea Vincenzo Annibale, di un
considerati come soldati regolari e impiegati come fan- anno più piccolo, già 1° paggio del Duca di Savoia, ca-
teria di linea. Dopo aver ricevuto l’addestramento di pitano del reggimento di cavalleria d’ordinanza Savoia.
base venivano inviati a casa, ma rimanevano disponibili In quest’ultimo reparto servirono nel 1796 anche i fra-
al richiamo per 20 anni. Per un mese l’anno dovevano telli minori Federico nato nel 1780, e – come cadetto e
riunirsi al reggimento e addestrarsi, tre volte l’anno i poi cornetta – il minore, Giuseppe Roberto Leone Vin-
reparti erano sottoposti a rivista da parte di ufficiale del cenzo, nato nel 1781.
Corpo Amministrativo. In tempo di pace la compagnia Il 3 maggio 1794 Alessandro ottenne la promozione a
Provinciale allineava 60 uomini, che in guerra venivano luogotenente. Il Monferrato in questo periodo faceva
portati a 72. Il battaglione includeva 6 compagnie: Co- parte delle truppe operanti in Savoia, ma nel 1795 tran-
lonnella, Luogotenente Colonnella, Primo Capitano, Se- sitò nella Grande Armata, che comprendeva il grosso
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO VIII 7