Page 6 - Notiziario Storico 2023-4
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PAGINE DI STORIA












                 Giuseppe Angelo Saluzzo e i suoi figli, tra


                   i quali Alessandro, furono fra i principali


                            protagonisti di questa politica di



                   fidelizzazione della nobiltà sabauda alla


                   Corona attraverso il mestiere delle armi


                  e sostanzialmente gli ispiratori e i capi di



             quel partito dell’aristocrazia riformatrice che,


               anche con la Restaurazione, avrebbe scelto



                   l’Armata come proprio ambito d’azione









            e  nel  1789  era  fra  i  fondatori  dell’Accademia  delle  blu con colletto, paramani, fodera e risvolti al petto e
            Scienze  di Torino,  di  cui  fu  Presidente.  Anche  della  alle  falde  bianchi.  Questi  reparti  erano  composti  da
            consorte, “donna di virile ingegno e di molte lettere” (T.  persone designate dalle autorità di villaggio in base al
            Vallauri, Storia della poesia in Piemonte, Torino, 1841),  contingente da fornire previsto dal sovrano, e servivano
            si decantò la vivacità culturale. Era imparentata con la  per un periodo da 12 a 16 anni. Non si trattava di vero
            famiglia d’Azeglio, e ciò assicurava al giovane Alessan-  servizio attivo, ma di disponibilità all’impiego. Gli uo-
            dro una cospicua e importante rete di amicizie. Infine   mini delle famiglie agiate potevano evitare l’arruola-
            giova rammentare la sorella maggiore del nostro prota-  mento pagando, alcune categorie pregiate erano esentate,
            gonista,  Diodata,  poetessa  affermata,  apprezzata  da  come in tutti gli stati europei del tempo, e il servizio
            Manzoni e Foscolo.                                      militare di fatto gravava sulle classi più povere e sulla
            Alessandro e i 4 fratelli minori furono tutti, prima o  gente del contado. Gli ufficiali erano nobili e i sottuffi-
            poi, avviati alla carriera delle armi. A 13 anni, il 22 no-  ciali volontari, in tempo di pace gli arruolati nei reggi-
            vembre 1788, il padre gli acquistò – com’era d’uso al   menti provinciali dovevano partecipare ad una rivista
            tempo  –  un  brevetto di  sottotenente  nel  reggimento  annuale di 14 giorni. Nel 1792 la fanteria Provinciale
            provinciale di Torino, che si distingueva per giustacorpo  era composta di 14 battaglioni, ciascuno di 684 uomini,



            6 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO VIII
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