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PAGINE DI STORIA
Giuseppe Angelo Saluzzo e i suoi figli, tra
i quali Alessandro, furono fra i principali
protagonisti di questa politica di
fidelizzazione della nobiltà sabauda alla
Corona attraverso il mestiere delle armi
e sostanzialmente gli ispiratori e i capi di
quel partito dell’aristocrazia riformatrice che,
anche con la Restaurazione, avrebbe scelto
l’Armata come proprio ambito d’azione
e nel 1789 era fra i fondatori dell’Accademia delle blu con colletto, paramani, fodera e risvolti al petto e
Scienze di Torino, di cui fu Presidente. Anche della alle falde bianchi. Questi reparti erano composti da
consorte, “donna di virile ingegno e di molte lettere” (T. persone designate dalle autorità di villaggio in base al
Vallauri, Storia della poesia in Piemonte, Torino, 1841), contingente da fornire previsto dal sovrano, e servivano
si decantò la vivacità culturale. Era imparentata con la per un periodo da 12 a 16 anni. Non si trattava di vero
famiglia d’Azeglio, e ciò assicurava al giovane Alessan- servizio attivo, ma di disponibilità all’impiego. Gli uo-
dro una cospicua e importante rete di amicizie. Infine mini delle famiglie agiate potevano evitare l’arruola-
giova rammentare la sorella maggiore del nostro prota- mento pagando, alcune categorie pregiate erano esentate,
gonista, Diodata, poetessa affermata, apprezzata da come in tutti gli stati europei del tempo, e il servizio
Manzoni e Foscolo. militare di fatto gravava sulle classi più povere e sulla
Alessandro e i 4 fratelli minori furono tutti, prima o gente del contado. Gli ufficiali erano nobili e i sottuffi-
poi, avviati alla carriera delle armi. A 13 anni, il 22 no- ciali volontari, in tempo di pace gli arruolati nei reggi-
vembre 1788, il padre gli acquistò – com’era d’uso al menti provinciali dovevano partecipare ad una rivista
tempo – un brevetto di sottotenente nel reggimento annuale di 14 giorni. Nel 1792 la fanteria Provinciale
provinciale di Torino, che si distingueva per giustacorpo era composta di 14 battaglioni, ciascuno di 684 uomini,
6 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO VIII