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CRONACHE DI IERI


















            scorta che i dipendenti della Banca d’Italia riuscirono  scorta.  Depositata  l’ingente  somma  presso  la  filiale
            ad addomesticare l’atteggiamento aggressivo dei te-     della Banca d’Italia di Bari gli uomini poterono così
            deschi offrendo loro sigarette e ponendo addirittura    finalmente  consumare  un  decente  pasto  presso  la
            delle domande: “cosa è avvenuto di nuovo? ma perché     “Trattoria del Buon Gusto”.
            questi disarmi? C’è stata qualche rivolta?”             Tra  la  documentazione  della  Banca  d’Italia  e  della
            Sviata l’attenzione dei tedeschi, i crampi allo stomaco  Direzione dei Beni Storici e Documentali dell’Arma
            fecero ricordare al gruppo il loro digiuno. Sprovvisti  ad oggi non è stato possibile risalire al modo in cui
            di  cibo  e  assetati,  si  dovettero  così  accontentare  di  venne  impiegata  l’ingente  somma,  che  comunque
            alcune favette secche, offerte da un manuale della sta-  rappresentò un buon capitale per il Governo dell’Italia
            zione poi, tramite un macchinista che aprì un rubinetto  Liberata. Non è dato sapere quando i militari dell’Arma
            della locomotiva, riuscirono a dissetarsi.              riuscirono a rientrare presso il comando di apparte-
            In attesa della ripartenza il Vicebrigadiere Leo Cosimo,  nenza. È certo invece che il dottor Busatti e il dottor
            unitamente al funzionario Busatti, passando attraverso  Pea,  non  potendo  rientrare  a  Roma,  restarono  in
            tedeschi e viaggiatori, raggiunse l’angusto ufficio del  servizio alla sede di Bari. Nel corso dei mesi vennero
            capo stazione che era stato invaso da donne e bambini.  impiegati in Sardegna per raccogliere notizie sulla si-
            Messo al corrente del prezioso carico l’anziano capo    tuazione delle banche dell’isola nonché fornire infor-
            stazione decise di fare una telefonata, tramite la quale  mazioni sulla situazione finanziaria, monetaria e ban-
            apprese  che  il  treno  sarebbe  potuto  partire  all’alba.  caria  ai  membri  della  Commissione  Finanziaria  di
            Tornati ai bagagli ecco ripresentarsi una pattuglia te-  Controllo Alleata.
            desca, che nulla riuscì ad intuire.                     Il 10 febbraio con una macchina messa a disposizione
            Nel corso della notte, preavvisati dai militari nazisti  dell’Arma dei Carabinieri Reali, il dottor Busatti, ac-
            presenti nella stazione, transitarono treni diretti a Pe-  compagnato  da  un  giovane  di  nome  Romeo  dalla
            scara, carichi di tedeschi e di materiale. Arrivata l’alba  Chiesa, raggiunse Salerno per proseguire la sua attività
            il funzionario Busatti si presentò dal capo stazione e  al servizio della Banca d’Italia, in collaborazione con
            con  insistenza  cercò  di  convincerlo  a  riprendere  il  gli Alleati. Il giovane dalla Chiesa, figlio del Tenente
            viaggio per Bari anche solo con la locomotiva ed il     Colonnello Romano dalla Chiesa e fratello di Carlo
            vagone postale. Accordata l’iniziativa un altro intoppo  Alberto dalla Chiesa, si era trovato al Sud dopo aver
            rischiò  di  impedire  l’arrivo  a  destinazione.  Questa  abbandonato, con altri due suoi compagni, l’Accademia
            volta, temendo di correre dei rischi per le scorribande  Militare di Modena a seguito dell’Armistizio.
            dei tedeschi, il macchinista si mostrò non troppo pro-  Romeo  due  giorni  dopo  essere  giunto  a  Salerno
            penso a ripartire. Ancora una volta fu necessario l’in-  venne  fatto  rientrare  alla  filiale  di  Bari,  mentre  il
            tervento del Vicebrigadiere Leo Cosimo. Così il treno,  dottor Busatti prese servizio presso la predetta città.
            ripresa  la  marcia,  raggiunse  Bari  sei  ore  più  tardi.  Nei mesi successivi, dopo aver operato anche in Ca-
            Scesi  dal  vagone  le  casse  ed  i  pacchi  di  giornali  labria, riuscirà ad abbracciare i suoi cari solo dopo la
            vennero caricati prima su un carretto, poi, una volta   liberazione di Roma.
            fuori dalla stazione, vennero caricati su delle vetture
            che erano state fermate per strada dai carabinieri di                                           Enrico Cursi



                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO VIII  43
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