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CRONACHE DI IERI
Dalla Legione
Carabinieri di
Palermo,
Tra i numerosissimi attentati, si annovera l’assalto
di Partinico, in provincia di Palermo, a opera di dall’Ispettorato di P.S.
del 4 settembre del 1948 alla Stazione Carabinieri
alcuni malviventi che in un primo momento erano
stati associati alla banda Giuliano, in cui persero la e dal Battaglione
vita un capitano, un maresciallo e un commissario di
pubblica sicurezza. Intorno alle 23.00, mentre la Carabinieri di San
gente si attardava sulle porte delle case o nelle
stradine del paese a godere il fresco della sera, dopo
una giornata afosa, si spensero ad un tratto tutte le Vito, partirono per
lampade presenti nel centro abitato e Partinico venne
improvvisamente immersa nel buio della notte. Partinico numerosi
Qualche istante dopo si udirono violente esplosioni
provenienti dalla piazza centrale dove era posta la autocarri con a
locale Stazione dei Carabinieri; qualcuno aveva ma-
nomesso la pubblica illuminazione e lanciato una
serie di bombe a mano. Ne seguirono scene di panico bordo centinaia di
da parte dei cittadini che in gran numero accorsero
capire che un gruppo di fuorilegge stava assaltando carabinieri in assetto
verso le proprie abitazioni e non ci volle molto per
in forze la caserma. Non appena fu possibile riattivare
il servizio elettrico, vennero ritrovati orribilmente di guerra e altrettante
mutilati e irriconoscibili i cadaveri del Capitano dei
Carabinieri Antonino Di Salvo originario di Palermo, camionette della
appartenente al battaglione di rinforzo dislocato a
Partinico, del Maresciallo Nicola Messina, comandante
della locale Stazione, e del Commissario di P.S. Dott. Polizia
Celestino Zapponi, capo zona dei nuclei mobili di
agenti di P.S. dislocati in quel territorio.
Nel corso del violento attacco rimasero altresì feriti materiali e gli eventuali favoreggiatori dell’eccidio.
a colpi di mitra anche diversi agenti e alcuni carabinieri In questa occasione perse la vita il Carabiniere Sal-
in borghese. Immediatamente, sia dalla Legione Ca- vatore Marino, 22 anni di Avellino, che scendendo
rabinieri di Palermo, sia dall’Ispettorato di P.S. e dal da un’autoblindo accidentalmente fece partire un
Battaglione Carabinieri di San Vito, partirono per colpo contro se stesso. Partinico fu quindi interamente
Partinico numerosi autocarri con a bordo centinaia circondata dalle forze dell’ordine mentre i resti delle
di carabinieri e poliziotti in assetto di guerra. Gli povere vittime giacquero fino alle prime ore dell’alba
stessi una volta giunti sul posto intrapresero un’azione sul piazzale antistante la Stazione, coperti con lenzuola
a largo raggio nel tentativo di individuare gli esecutori presi dagli alloggi dei militari, in attesa delle costa-
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