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CRONACHE DI IERI




                                                                           Il Fronte Militare


                                                                       di Resistenza aveva


               la solIdarIetÀ deI fInanzIerI per I
                                                                                concesso al
                 fratellI dell’arma benemerIta
            Il vigliacco rastrellamento e la deportazione dei quali
            si macchiarono le truppe d’occupazione tedesche ai              S. Ten. Palmieri
            danni dell’Arma di Roma colpirono profondamente i
            Finanzieri romani, molti dei quali godevano in quella
            parte della Benemerita amicizie, la condivisione di                   la Croce al
            abitazioni nei più disparati quartieri della città e, tal-
            volta, anche legami di parentela con alcune delle vit-            Valor Militare,
            time di tale persecuzione. Ancora una volta le fredde
            carte d’archivio ci hanno consentito di ricostruire al-       perché “Durante
            cune delle più belle pagine di solidarietà umana delle
            quali si resero protagoniste le Fiamme Gialle nei con-
            fronti  dei  colleghi  colpiti  da  simile  sciagura.  E  si  l’occupazione nazi-
            trattò di numerosi casi che in questa circostanza è ve-
            ramente impossibile citare per intero, ma che certa-           fascista in Roma
            mente ci confermano come il bene prevalse anche
            allora, nonostante i gravi rischi personali corsi, come
            nei casi che ci apprestiamo a raccontare, scegliendo                collaborava
            tra le varie tipologie. Lo stesso 7 ottobre ’43 fu per
            merito  del  Tenente  Pietro  San  Martino,  in  forza        attivamente nella
            presso la Legione Allievi, ma in servizio di polizia
            presso lo scalo ferroviario di Roma Prenestino se al-
            cuni ufficiali e militari dell’Arma ebbero salva la vita,       organizzazione
            avvisandoli in tempo di quanto sarebbe accaduto quel
            giorno, avendo i tedeschi predisposto il presidio delle     clandestina dei CC.
            varie stazioni ferroviarie cittadine (in realtà la depor-
            tazione avvenne poi da quelle di Ostiense e Traste-      RR. distinguendosi per
            vere). Il Tenente dell’Arma Giovanni Fracassini fu,
            invece,  ospite  dell’amico  e  collega  delle  Fiamme
            Gialle Adolfo Palermo, allora in servizio presso la Le-      attività e coraggio”
            gione Allievi del Corpo, che gli aprì le porte di casa
            dall’8 al 29 ottobre ’43. Ancor più rischiosi furono, in-
            vece, gli stratagemmi organizzati ad arte da alcuni uf-  cano, il quale, grazie al Sottotenente Nicola Passa-
            ficiali della Legione Allievi, i quali arruolarono in   monti, vestì per qualche mese le Fiamme Gialle per
            Finanza, in qualità di Finanzieri ausiliari, non pochi  poi essere aiutato a fuggire da Roma. Il giovane era
            Carabinieri scampati alla cattura e persino i figli dei  figlio del Ten. Col. Giovanni Frignani, uno dei capi
            colleghi dell’Arma, come ci ricorda il caso del giovane  della “Banda Caruso” trucidato il 24 marzo ’44 alle
            Vittorio Frignani, allora studente universitario e “pa-  Fosse Ardeatine assieme ad altri 322 sventurati, come
            pabile” arruolando tra le fila dell’Esercito repubbli-  rappresaglia per la strage di via Rasella.



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