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CRONACHE DI IERI
Subito dopo la
razzia del 7 ottobre
Il partIgIano gIulIo palmIerI e Il suo
il giovane
ruolo nella “banda caruso”
Giulio Palmieri, nato a S. Marcello Pistoiese il 17
agosto del 1923 era figlio del Capitano dei Carabinieri S. Ten. Palmieri si
Reali, Attilio Palmieri, il quale, al momento della pro-
clamazione dell’armistizio prestava servizio presso la
Legione Allievi Carabinieri di via Legnano. Il giovane convinse ad aderire
Giulio si era arruolato tra le Fiamme Gialle il 25 ot-
tobre del ’41, ammesso a frequentare il corso di allievo alla Resistenza,
ufficiale presso l’Accademia del Corpo, che allora
aveva sede in viale XXI Aprile. Promosso sottotenente entrando così a
il 15 agosto del ’43, il giovane ufficiale era in attesa di
iniziare il c.d. “Corso d’Applicazione” allorquando la
“Città Eterna” fu assalita dalle orde germaniche. Su- far parte, assieme
perata la prima fase di quel tragico momento, il Pal-
mieri, avendo il Comando Generale sospeso i corsi al padre Attilio,
d’Accademia, fu destinato alla Legione Allievi del
Corpo, allora ospitata anch’essa in viale XXI Aprile,
ove avrebbe svolto l’incarico di ufficiale addetto. Il dell’organizzazione
Palmieri, potendolo fare scelse di vivere con i genitori,
Attilio e Sara, che in quel frangente disponevano di clandestina dei
un alloggio di servizio nella stessa Caserma di via
Legnano, al civico n. 3. E fu proprio qui che si decise
il destino del sottotenente delle Fiamme Gialle. Il 7 Carabinieri Reali
ottobre ’43 – è proprio lui che lo ricorda nelle dichia-
razioni rese il 6 agosto 1944 dinanzi alla Commissione
per l’Epurazione – sia lui che il padre Attilio scam- trando così a far parte, assieme al padre Attilio, del-
parono per miracolo alla cattura da parte tedesca, l’organizzazione clandestina dei Carabinieri Reali.
avendo questi invaso la caserma onde procedere alla Ciò fu poi confermato, nell’ambito di un apposito
cattura e alla deportazione dei Carabinieri. Nel mentre “rapporto informativo” indirizzato al Comando della
l’appartamento dei Palmieri veniva saccheggiato, il Legione Allievi R. Guardia di Finanza, dallo stesso
Capitano Attilio riuscì a darsi alla macchia, entrando comandante del Raggruppamento Mobile della
così a far parte, nei giorni seguenti, della “Banda Ca- “Banda Caruso”, Tenente Colonnello Bruto Bixio
ruso”. Il figlio finanziere fece, invece, ritorno in viale Bersanetti, il noto partigiano “Dottor Bernardini”,
XXI Aprile, calcolando il rischio che anche quella celebre per essere stato il primo Comandante del I
storica caserma potesse subire la stessa sorte. Per for- Battaglione Carabinieri Paracadutisti, subentrato al
tuna ciò non avvenne e Giulio Palmieri ebbe così Capitano Blundo. Approfittando della circostanza se-
modo di riprendere il suo operato di ufficiale addetto. condo la quale la Legione Allievi della R. Guardia di
In realtà, subito dopo la razzia del 7 ottobre il giovane Finanza era entrata a far parte a pieno titolo del di-
si convinse ad aderire anche lui alla Resistenza, en- spositivo poliziesco sorto all’indomani della procla-
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