Page 39 - Notiziario Storico dell'Arma dei Carabinieri
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CRONACHE DI IERI













            mente, sostenendo per un certo tempo
            il conflitto e ritirandosi nella folta bo-
            scaglia, dove fecero perdere momenta-
            neamente le tracce. I quattro militari si
            disposero a ventaglio per continuare co-
            raggiosamente l’inseguimento ed accer-
            chiare i fuggitivi, nella certezza di poterli
            scovare  nei  loro  nascondigli.  Avevano
            percorso un breve tratto quando una fu-
            cilata, sparata a brevissima distanza, colpì
            in pieno il Brigadiere Sebastiano Preta
            che animosamente avanzava, facendolo
            piombare al suolo senza vita. I malfattori
            nel frattempo, sempre coperti dai cespu-
            gli, continuavano a sparare mentre i mi-
            litari non potevano che rispondere in di-
            rezione del fumo dei colpi dei banditi.
            Una palla di fucile frantumò la cassa del
            moschetto del Carabiniere Carosi che,
            senza perdersi d’animo, raccolse quello
            del superiore caduto e insieme ai colleghi
            continuò a fronteggiare i malandrini. Ad
            un certo punto, dopo un vivace scambio
            di fucilate, i due malfattori ripresero la
            fuga lungo il terreno in discesa ed uno
            di essi, trovatosi per un istante allo sco-
                                                                           IL BRIGADIERE SEBASTIANO PRETA
            perto, fu investito da due colpi di mitra-
            glia,  sparati  dal  Carabiniere  Masetti.
            Raggiuntolo subito e ridotto all’impo-
            tenza, nel malandrino, ferito non grave-
            mente, i carabinieri riconobbero il fami-
            gerato bandito Damiano Menichetti fu Adamo, di anni     sul posto. Alla memoria del Brigadiere Preta fu confe-
            33,  nativo  di Toscanella.  L’altro  sconosciuto,  che  si  rita la medaglia d’argento al valore militare con la se-
            seppe essere il bandito Fortunato Ansuini, riuscì a di-  guente motivazione, inserita nella Dispensa del Bol-
            leguarsi  favorito  dalla  natura  del  bosco  e  non  potè  lettino  dell’Arma,  parte  seconda  del  mese  di  agosto
            essere rintracciato, malgrado le ricerche effettuate subito  1891: “il 3 giugno 1891, nel bosco San Magno presso Gra-
            dopo  il  conflitto  e  attivate  da  altri  tre  militari  della  doli (Viterbo) fatto avvertito da colpi di fucile che due fa-
            Stazione di Grotte di Castro che comandati dal Bri-     migerati banditi avevano tentato di uccidere un guardiano,
            gadiere Stefano Boriani perlustravano il bosco per lo   s’internò nella macchia coi suoi dipendenti, quando colpito
            stesso motivo e che, al rumore dei colpi, erano accorsi  da due fucilate cadde vittima del proprio dovere”.



                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO VII  39
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