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A PROPOSITO DI...
si seguì una tattica improntata alla prudenza, scen- cadde quasi esclusivamente sui carabinieri che tenta-
dendo in campo quando in possesso di schiacciante rono di inquadrare un centinaio di ex gendarmi del
superiorità numerica. governo turco con risultati deludenti, tanto che nel
Altro freno all’utilizzo degli Eritrei era la scarsa po- giro di qualche settimana l’esperimento fu sospeso. Si
polazione di quella colo- dovette quindi destinare ca-
nia che, nel 1911, con- rabinieri direttamente dal-
tava circa 300.000 Nel 1892 venne l’Italia, ma questa soluzione
persone. Si poneva il si rivelò subito poco pratica,
problema di dove repe- ridotto il numero di per le difficoltà di relazio-
rire gli àscari addizionali narsi con una popolazione
– dovendo mantenere con lingua e costumi assai
una minima guarnigione carabinieri nazionali diversi. Nel dicembre del
in colonia – e del tempo 1911 si pensò di fare ricorso
e addestrarli. Sarebbe e nel 1894 il numero agli zaptiè che, prevalente-
necessario a inquadrarli
mente musulmani e al co-
stata sottratta inoltre mando dello sciumbasci
mano d’opera locale ren- di zaptiè raggiunse (maresciallo) Abdallah Mu-
dendo necessario il ri- hammad, sbarcarono a Tri-
corso all’immigrazione e le 140 unità poli dopo aver fatto scalo a
accrescendo il costo del Catania ove ricevettero una
lavoro. La scarsità di ma- “simpatica accoglienza” (Cor-
nodopera era sempre riere della Sera, 9 gen. 1912).
stata un problema per l’Eritrea. Da ultimo non si era Furono preferiti gli Eritrei – di provata e sperimentata
certi se truppe con una sensibile presenza musulmana fedeltà – ai colleghi Somali istituiti solo nel 1908. Da
al loro interno avrebbero accettato di combattere altri loro il comando italiano si aspettava l’espletamento
musulmani e come poi, e questa era un’apprensione della consueta azione di pubblica sicurezza e si auspi-
che riguardava tutte le potenze coloniali, si sarebbero cava che inducessero i libici all’arruolamento; a questo
comportate una volta rientrate. Vi era la consapevo- scopo alcuni zaptiè eritrei furono destinati, in qualità
lezza, infatti, di come l’esperienza del combattimento di istruttori, alle scuole zaptiè di Tripoli, Bengasi e
incidesse profondamente – e negativamente – sul com- Derna istituite poco prima. I mezzi d’informazione
portamento dei reduci. seguirono questo arrivo, catturato anche da alcune foto
Con l’emergere di caratteri inaspettati nel conflitto li- e da almeno una cartolina, per la curiosità che destava
bico, a metà dicembre 1911 giunse in Eritrea la ri- l’impiego di truppe coloniali in quel teatro. Il 9 di-
chiesta di 1.500 àscari, dei 3.700 disponibili, ma i primi cembre il Generale Caneva, comandante del corpo di
ad essere impiegati furono 28 zaptiè eritrei dell’Arma spedizione, richiedeva un battaglione eritreo e un re-
che arrivarono a Tripoli agli inizi del gennaio 1912. Si parto di cammellieri corridori. Gli àscari erano descritti
era aperto infatti un ulteriore spazio per l’impiego “agili come lepri, frugali come cammelli, coraggiosi come
delle truppe eritree quando le autorità militari dovet- leoni. Con un pugno di dura e con una borraccia di acqua
tero occuparsi dell’organizzazione delle forze di pub- corrono nel deserto e resistono alle più dure fatiche”, in essi
blica sicurezza in Libia. Inizialmente l’incombenza ri- si riponeva estrema fiducia per venire a capo del con-
48 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO VII