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PAGINE DI STORIA
tiva autorizzazione a fregiarsene del 1° aprile
1860. Fu poi autorizzato a fregiarsi della me-
daglia per le guerre combattute per l’Indipen-
denza e l’Unità d’Italia colla fascetta della
campagna medesima (la medaglia fu istituita
con regio decreto 4 marzo 1865). Il Museo
della battaglia di San Martino e Solferino lo
cita in qualità di comandante del drappello di
Carabinieri Reali a disposizione del comando
delle operazioni e del sovrano.
Mentre il regno di Sardegna si estendeva con
l’acquisizione della Lombardia e dei ducati
emiliani, Morata ricevette le spalline da mag-
giore, il 5 febbraio 1860. Dunque nuove re-
sponsabilità e nuovi compiti per il nostro
ufficiale, ma non era finita. Infatti, il successo
della campagna dell’Italia Meridionale con i
plebisciti negli stati preunitari che sancivano
l’unione con le altre regioni che già facevano
parte del regno di Sardegna, portò alla pro-
clamazione del regno d’Italia (17 marzo
1861). Ma, prima ancora, fu necessario rior-
ganizzare le forze in campo per contrastare
adeguatamente non solo la criminalità co-
mune ma anche il fenomeno del brigantaggio
che esplose di lì a poco. Così con l’elevazione
dei Carabinieri Reali ad Arma dell’Esercito,
per effetto del regio decreto 24 gennaio 1861
che ridisegnava tutta l’organizzazione ormai
estesa sul territorio del nuovo regno, egli fu
considerato in forza alla 5a Legione di Bolo-
gna. Con la riorganizzazione dell’Arma dei
Carabinieri (riconoscimento tributato dal
regio decreto in questione), egli fu promosso
luogotenente colonnello il 16 agosto 1861.
Gli ufficiali e sottufficiali di provata capacità REGIE PATENTI DI NOMINA DI ALESSANDRO MORATA A SOTTOTENENTE
DEI CARABINIERI REALI EMESSE IN DATA 4 SETTEMBRE 1847
erano pochi e sarebbe stato necessario distri-
buirli su tutto il territorio per dare impulso e
guida ai Carabinieri Reali che si stavano con-
solidando nelle nuove provincie.
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO VI 29