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PAGINE DI STORIA















            La Royal Navy in particolare, basava l’offensiva con
            l’ausilio di unità aeree e sommergibili che causarono
            affondamenti di centinaia di navi dell’asse italo-tede-
            sco dal 1940 al ‘45, non solo in Adriatico bensì in
            tutto il bacino del Mediterraneo.
            Proprio nel 1942, avvenne uno di questi attacchi che
            collocano di diritto Ottorino Coglitore tra gli eroi che
            contribuirono al salvataggio di vite umane durante il
            secondo conflitto mondiale.
            La mattina del 5 ottobre il piroscafo passeggeri “Eneo”
            partì come di consueto dal porto di Spalato (Croazia)
            diretto a Sebenico, città costiera poco distante, avendo
            imbarcato 250 persone tra militari italiani e soprattutto
            civili. Nel tragitto venne intercettato dal sommergibile
            inglese di classe S denominato “Safari”, comandato
            dall’Ammiraglio Benjamin Bryant, il quale, diede l’or-
            dine di emergere a circa 300 metri dal piroscafo per poi
            colpire con una ventina di colpi dal cannone posto sul
            ponte, alcuni dei quali centrarono il bersaglio ucci-
            dendo all’istante una decina di persone e ferendone
            altre. La situazione a bordo ben presto andò precipi-
            tando, in molti si gettarono in mare e il comandante
            per evitare l’affondamento si portò presso una scogliera
            nelle vicinanze, incagliandosi di proposito.                         IL PIROSCAFO ENEO, ATTRACCATO PER IL RICOVERO
            A  bordo,  tra  gli  altri,  vi  era  proprio  il  Maresciallo
            Maggiore Ottorino Coglitore che fin da subito con-      la  nave  incagliata  ma,  verosimilmente  per  errore,
            servò la calma necessaria nel supporto al salvataggio   mancò il bersaglio colpendo la scogliera con i nau-
            dei feriti, donne e bambini, intanto nel trambusto,     fraghi, uccidendone 78.
            adocchiò una piccola barca di un pescatore appena so-   L’esplosione avvenne a pochi metri dall’imbarcazione
            praggiunta in soccorso e notata una bambina grave-      sulla quale si trovava il Maresciallo Coglitore, il quale
            mente ferita sul ponte della nave, la raccolse in braccio  sopravvisse al disastro.
            e si calò insieme alla piccola sulla barca - “dimostrando  Anni dopo, per questo gesto gli verrà tributata una
            ardimento ed elevati sentimenti umanitari”- scriveranno  croce al valor militare da parte dello Stato italiano, con
            anni dopo in una nota ufficiale, per poi ritornare sul  una pubblicazione su un supplemento della Gazzetta
            luogo del disastro e continuare a fornire aiuto in quel  Ufficiale del 4 settembre 1953.
            tratto a nord del mare Adriatico. Nonostante molti      Il piroscafo non venne affondato e recuperato dalla
            dei passeggeri si fossero già aggrappati agli scogli, il  Marina  tedesca,  fu  rimesso  a  nuovo  per  un  altro
            sommergibile inglese, a seguito del cannoneggia-        anno prima di essere dismesso l’8 settembre 1943 e
            mento, lanciò un siluro con l’obiettivo di affondare    utilizzato solo per scopi bellici.



            24 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO VI
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