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CRONACHE DI IERI





                  Il 12 ottobre 1977



              il Brigadiere Volpi era

                                                                    Il  21  maggio  1978  il  Presidente  della  Repubblica
              a capo di un servizio                                 Giovanni Leone concesse la Medaglia d’Oro al Valor

                                                                    Civile alla Memoria al Brigadiere Volpi con la se-
                       di traduzione                                guente motivazione: “Capo scorta di un automezzo adi-

                                                                    bito  a  trasporto  di  detenuti,  veniva  proditoriamente
                   di un pericoloso                                 aggredito ed attinto da numerosi colpi di arma da fuoco,
                                                                    unitamente ad altro militare ed all’autista civile, da parte
                                                                    di alcuni malviventi intenzionati a far fuggire il mal-
              pregiudicato, Cesare                                  fattore ivi trasportato. Sebbene mortalmente ferito, rac-

                                                                    coglieva  le  sue  ultime  energie  preoccupandosi  di  far
                   Chiti, dal carcere                               soccorrere gli altri feriti e di fornire utili notizie per
                                                                    l’identificazione  degli  aggressori.  Nobile  esempio  di
                                                                    grande altruismo e totale dedizione al dovere spinti fino
              genovese di Marassi                                   all’estremo sacrificio. Genova, 12 ottobre 1977”.

                                                                    Nel 2007, in occasione del trentennale della sua tra-
             a quello di Trani. Chiti                               gica scomparsa, venne posta una lapide in prossimità
                                                                    del casello autostradale, dove era stato ferito a morte.
                                                                    Il sacrificio del sottufficiale venne allora ricordato dai
                       era stato, tra i                             militari dell’Arma e dalle autorità locali intervenute

                                                                    alla cerimonia. Il 21 maggio 2008 gli venne invece in-
                    fondatore della                                 titolata la Caserma sede del Comando Compagnia
                                                                    Carabinieri di Nove, in provincia di Vicenza. Nella
             “banda dei Genovesi”                                   città di Pontremoli gli è stata dedicata una via da
                                                                    parte dell’Amministrazione comunale della località
                                                                    toscana. Il 27 ottobre 2010, alla presenza dell’allora
                                                                    Comandante  Generale  dell’Arma  dei  Carabinieri,
            Nonostante  le  gravi  ferite  riportate, Volpi  ebbe  la  Gen. C.A. Leonardo Gallitelli, è stata intitolata al
            prontezza di preoccuparsi del suo collega rimasto fe-   Brigadiere Ruggero Volpi la Caserma sede della Sta-
            rito e dell’autista, anch’egli colpito. Trasportato nel re-  zione Carabinieri di Genova Marassi. Alla cerimonia
            parto  rianimazione  dell’ospedale “San  Martino”  di   intervennero diverse autorità, tra cui il prefetto di Ge-
            Genova, date le sue gravissime condizioni, Volpi de-    nova, Francesco Antonio Musolino, il presidente del
            cedette il 27 ottobre.                                  Consiglio regionale, Rosario Monteleone, la vedova
            Del gruppo degli assalitori, Pasquale Potorti, origina-  del Brigadiere, Bruna Scantamburlo, accompagnata
            rio di Casignana, in provincia di Reggio Calabria,      da sua figlia Stefania, e il fratello Renato Volpi. La la-
            venne condannato all’ergastolo per concorso in omi-     pide dove è trascritta la motivazione della Medaglia
            cidio e traffico di stupefacenti, Salvatore Cimò fu ar-  d’Oro al Valor Civile alla memoria del militare fu sco-
            restato nel 2014, Giovanni Misso, dopo essere uscito    perta, nel corso della cerimonia di intitolazione, dalla
            di prigione, fu oggetto di un altro provvedimento re-   signora Scantamburlo. La lapide fu poi benedetta dal
            strittivo nel 2015, e Paolo Dongo finì nuovamente in    vicario generale della Curia di Genova, Monsignor
            carcere nel 2019.                                       Luigi Ernesto Palletti.



            58 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 6 ANNO IV
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