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A PROPOSITO DI...






                                                                  MILIZIA SUBURBANA DEL DUCATO
                                                                  DI PARMA,PIACENZA E GUASTALLA



                                                                    Il battaglione Veterani Carabinieri era infatti di stanza
                                                                    nella fortezza di Gaeta e partecipò alla strenua resi-
                                                                    stenza all’assedio, fino alla resa del 3 febbraio 1861, im-
                                                                    piegato sugli spalti presso le batterie di artiglieria. La
                                                                    lotta fu durissima, per i bombardamenti e le condizioni
                                                                    igienico-sanitarie e di vettovagliamento.
                                                                    A Gaeta, per uno di quegli scherzi del caso tanto fre-
                                                                    quenti nella storia, operarono sull’altro fronte anche i
                                                                    Carabinieri Reali, agli ordini del generale dell’Armata
                                                                    Sarda Cialdini, con compiti di polizia militare. Non
                                                                    c’era speranza per i soldati del re Borbone, che furono
                                                                    chiamati a compiere l’estremo dovere. Al di là di ogni
                                                                    giudizio di valore circa la giustezza delle ragioni delle
                                                                    due parti, va ammirata la fedeltà di questi ultimi soldati
                                                                    di Francesco II, che preferirono rischiare la vita per una
                                                                    causa che, oramai, era ampiamente perduta, alla luce
                                                                    della pressoché totale indifferenza delle varie potenze
                                                                    europee che, a fronte di vuote promesse, avevano in de-
                                                                    finitiva avallato gli sforzi del Regno di Sardegna per
                                                                    pervenire all’unità d’Italia.

                                                                                  DUCATO DI PARMA,
                                                                               PIACENZA E GUASTALLA
            la loro possibilità di ottenere un altro ingaggio dipen-  Il piccolo possedimento dei Farnese, con il suo minu-
            deva da come avrebbero svolto il loro mestiere. Il 29   scolo esercito, non aveva un’autosufficienza militare.
            settembre scacciarono da Dugenta, nel Beneventano,      Oltre ai reparti di ordinanza, erano presenti milizie lo-
            una brigata garibaldina e il 1° ottobre combatterono ai  cali, fra le quali i Carabinieri Suburbani, che il celebre
            Ponti della Valle di Maddaloni – ove campeggia ancora   uniformologo e pittore Quinto Cenni ci restituisce in
            il magnifico acquedotto realizzato dal van Vittel (Van-  uno dei suoi quaderni. Il reparto nel 1778, con panta-
            vitelli) per alimentare le cascate della Reggia di Caserta  loni e veste rossa, utilizzava giustacorpo blu e non era
            – contro la divisione Bixio, che li respinse infliggendo  adibito a compiti di polizia.
            loro dure perdite. Ritiratisi con l’armata, il 26 ottobre  Le funzioni di polizia erano invece devolute al Corpo
            si scontrarono coi piemontesi di Cialdini a S. Giuliano,  dei Dragoni, organizzato sul modello della gendarme-
            frazione  di Teano.  Il  4  novembre  difesero  Mola  di  ria francese. Con l’avvio della 1^ Guerra d’Indipen-
            Gaeta e il 6 sconfinarono nello Stato Pontificio ove si  denza, nel 1848, scoppiarono moti rivoluzionari anche
            sciolsero l’8 dicembre. È probabile che alcuni siano an-  a Parma. I rivoltosi erano favorevoli all’unità d’Italia e
            dati ad arruolarsi nei reparti mercenari o esteri che ser-  il 10 maggio a Piacenza si svolse il primo plebiscito
            vivano  il  Papa,  ma  una  parte  decise  di  partecipare  del Risorgimento per l’annessione al Regno di Sarde-
            all’ultima difesa della piazza di Gaeta dove erano pre-  gna. Il 6 giugno il Corpo dei Dragoni cambiò nome in-
            senti i comandanti del 1° e 2° battaglione, confluendo  quello di Carabinieri Reali. Questo provvedimento
            nel reparto di Veterani.                                decadde ben presto quando Carlo Alberto fu sconfitto



            88 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO IV
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