Page 88 - Notiziario 2019-4
P. 88
A PROPOSITO DI...
MILIZIA SUBURBANA DEL DUCATO
DI PARMA,PIACENZA E GUASTALLA
Il battaglione Veterani Carabinieri era infatti di stanza
nella fortezza di Gaeta e partecipò alla strenua resi-
stenza all’assedio, fino alla resa del 3 febbraio 1861, im-
piegato sugli spalti presso le batterie di artiglieria. La
lotta fu durissima, per i bombardamenti e le condizioni
igienico-sanitarie e di vettovagliamento.
A Gaeta, per uno di quegli scherzi del caso tanto fre-
quenti nella storia, operarono sull’altro fronte anche i
Carabinieri Reali, agli ordini del generale dell’Armata
Sarda Cialdini, con compiti di polizia militare. Non
c’era speranza per i soldati del re Borbone, che furono
chiamati a compiere l’estremo dovere. Al di là di ogni
giudizio di valore circa la giustezza delle ragioni delle
due parti, va ammirata la fedeltà di questi ultimi soldati
di Francesco II, che preferirono rischiare la vita per una
causa che, oramai, era ampiamente perduta, alla luce
della pressoché totale indifferenza delle varie potenze
europee che, a fronte di vuote promesse, avevano in de-
finitiva avallato gli sforzi del Regno di Sardegna per
pervenire all’unità d’Italia.
DUCATO DI PARMA,
PIACENZA E GUASTALLA
la loro possibilità di ottenere un altro ingaggio dipen- Il piccolo possedimento dei Farnese, con il suo minu-
deva da come avrebbero svolto il loro mestiere. Il 29 scolo esercito, non aveva un’autosufficienza militare.
settembre scacciarono da Dugenta, nel Beneventano, Oltre ai reparti di ordinanza, erano presenti milizie lo-
una brigata garibaldina e il 1° ottobre combatterono ai cali, fra le quali i Carabinieri Suburbani, che il celebre
Ponti della Valle di Maddaloni – ove campeggia ancora uniformologo e pittore Quinto Cenni ci restituisce in
il magnifico acquedotto realizzato dal van Vittel (Van- uno dei suoi quaderni. Il reparto nel 1778, con panta-
vitelli) per alimentare le cascate della Reggia di Caserta loni e veste rossa, utilizzava giustacorpo blu e non era
– contro la divisione Bixio, che li respinse infliggendo adibito a compiti di polizia.
loro dure perdite. Ritiratisi con l’armata, il 26 ottobre Le funzioni di polizia erano invece devolute al Corpo
si scontrarono coi piemontesi di Cialdini a S. Giuliano, dei Dragoni, organizzato sul modello della gendarme-
frazione di Teano. Il 4 novembre difesero Mola di ria francese. Con l’avvio della 1^ Guerra d’Indipen-
Gaeta e il 6 sconfinarono nello Stato Pontificio ove si denza, nel 1848, scoppiarono moti rivoluzionari anche
sciolsero l’8 dicembre. È probabile che alcuni siano an- a Parma. I rivoltosi erano favorevoli all’unità d’Italia e
dati ad arruolarsi nei reparti mercenari o esteri che ser- il 10 maggio a Piacenza si svolse il primo plebiscito
vivano il Papa, ma una parte decise di partecipare del Risorgimento per l’annessione al Regno di Sarde-
all’ultima difesa della piazza di Gaeta dove erano pre- gna. Il 6 giugno il Corpo dei Dragoni cambiò nome in-
senti i comandanti del 1° e 2° battaglione, confluendo quello di Carabinieri Reali. Questo provvedimento
nel reparto di Veterani. decadde ben presto quando Carlo Alberto fu sconfitto
88 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO IV