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A PROPOSITO DI...











                        I CARABINIERI “ESTERI”
            Con decreto del 21 settembre 1859 furono istituiti 1°   napoletana, conoscevano benissimo l’italiano, il napo-
            e 2° Battaglione Carabinieri Leggieri, con personale    letano e il francese, ma poco il tedesco con cui erano
            tratto dai reggimenti svizzeri sciolti a seguito della ri-  impartiti gli ordini militari. Con medesimo decreto, il
            volta avvenuta quell’anno in agosto a Napoli, sedata nel  13° battaglione Cacciatori svizzeri fu denominato 3°
            sangue, di cui si resero protagonisti 2° e 3° reggimento  battaglione Carabinieri Cacciatori, mentre non fu più
            svizzero. I reparti s’erano ammutinati quando furono    costituito il 4° battaglione Carabinieri Cacciatori presso
            decretate modifiche ai vessilli, eliminandone le insegne  il deposito di Avellino, previsto con altro decreto del
            cantonali. La decisione era stata adottata su richiesta  27 maggio. Il processo ordinativo si completò con la
            delle autorità elvetiche che, per le polemiche circa la  costituzione del battaglione Veterani Carabinieri, che
            diffusa presenza di loro mercenari in Europa, non in-   faceva parte del Corpo Veterani, istituito alla fine del
            tendevano assumerne la paternità. Gli svizzeri in armi  ‘700 per riunire personale anziano non idoneo al ser-
            sotto i Borbone temettero di perdere cittadinanza el-   vizio attivo, privo della capacità di sostentarsi e dispo-
            vetica e relativi diritti e alcune fonti ritengono che la  nibile  a  prestare  servizi  caratterizzati  da  minor
            Svizzera non rinnovò le capitolazioni col Regno delle   gravosità, in genere di guardiania. Anche nel loro caso
            Due Sicilie a seguito di pressioni del Piemonte. Al-    l’appellativo di carabinieri non derivava dal tipo di armi
            l’epoca l’arruolamento mercenario era diffuso in diverse  in distribuzione.
            aree d’Europa caratterizzate da terreni impervi ed eco-  I primi 2 battaglioni, nel periodo 1859-1861, ebbero
            nomia precaria: reggimenti svizzeri, greci o albanesi e  uniformi grigio-ferro con spalline, paramani diritti, col-
            irlandesi avevano operato in quasi tutti gli eserciti. Si  letto e banda ai pantaloni in verde. Importante inno-
            ritiene che i più giovani intendessero ribellarsi anche  vazione fu il passaggio dall’antiquata giubba con falde,
            alla durissima disciplina delle unità mercenarie, ad ogni  tagliata davanti alla vita, alla più comoda tunica lunga
            modo 2° e 3° reggimento insorsero, mentre il 4° rimase  circa a metà coscia. Lo stesso colore verde era usato per
            fedele, anche se i suoi volteggiatori si erano per primi
            rifiutati di rendere gli onori ai nuovi vessilli. Il re decise  Il 12 febbraio 1860,
            di sopprimere i reparti svizzeri sostituendoli con queste
            unità di Carabinieri Leggieri, ove confluì il personale
            elvetico rimasto fedele, molti volontari bavaresi e qual-  con Decreto Reale,
            che francese, inquadrati da ufficiali svizzeri ritenuti an-
            disponevano di 41 ufficiali e 1300 uomini, su 8 com- le unità di Carabinieri
            cora degni di fiducia. I battaglioni costituiti ex-novo

            pagnie strutturate come quelle dei carabinieri a piedi:
            Stato Maggiore (comandante, 4 capitani – 2 aiutanti           Leggieri vennero
            maggiori, quartiermastro e gran giudice – ufficiale di det-
            taglio, cappellano, 1° e 2° chirurgo) e Stato Minore (2          ridenominate
            sottufficiali aiutanti, 1° sergente foriere, prevosto, 2° ser-
            gente, 3 caporali – armiere, trombetta e guastatore –,       1° e 2° battaglione
            maestro armiere, sarto, calzolaio e 9 musicanti).
            Il 12 febbraio 1860, con decreto reale, le unità vennero
            ridenominate 1° e 2° battaglione Carabinieri Esteri.          Carabinieri Esteri
            Molti subalterni erano figli di padre svizzero e madre



            86 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO IV
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