Page 18 - Notiziario 2019-4
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PAGINE DI STORIA
Tramontata l’ipotesi di un’insurrezione armata, il
Maggiore Infelisi, supportato dal Capitano Alfonso
Vetrano, Comandante della locale Compagnia, iniziò
un’opera tanto meticolosa quanto pericolosa. Trasfor-
mare il Gruppo che comandava in un’organizzazione
semiclandestina che da un lato avrebbe continuato a
svolgere regolare servizio d’istituto accanto alla po-
polazione ma contestualmente pronta per essere im-
piegata in operazioni militari contro i tedeschi.
IL CAPITANO
Le iniziative “sotto copertura” della formazione non si
ALFONSO VETRANO
fecero attendere. Occorreva aiutare le bande parti- (NEL GRADO DI
COLONNELLO)
giane che si andavano costituendo sui monti a trovare
armi e munizioni. Le poche pistole di proprietà pri-
vata e qualche mitraglietta reperita casualmente non
sarebbero state sufficienti per combattere l’equipag-
giato esercito tedesco. Molte armi e munizioni, anche
di grosso calibro, giacevano abbandonate nella polve-
riera del disciolto presidio militare: andavano recupe-
rate. L’operazione fu ideata e pianificata dal Maggiore
Infelisi. L’ordine di attuarla venne affidato al Capitano
Vittorio Gabrielli, Comandante della Compagnia di
Camerino, al Maresciallo Maggiore Antonio Gior-
dano, al Maresciallo Capo Giuseppe Mezzini e al Vi-
cebrigadiere Vittorio Sabatelli della Stazione di
Matelica. I militari nottetempo s’introdussero nei lo-
cali dell’arsenale e recuperarono tutto l’armamento
che fu successivamente distribuito tra le bande. giore Infelisi si concluse con la fuga di numerosi pri-
Frattanto la Wermacht, con un colpo di mano e senza gionieri angloamericani dal campo di Sforzacosta.
alcuno scrupolo, aveva occupato Macerata e tutta la L’episodio destò le ire del comando tedesco e rafforzò
provincia. Con il passare dei giorni i controlli dei te- i sospetti che questi ultimi già nutrivano verso il
deschi si fecero serrati. Agire senza destare sospetti Maggiore e i Carabinieri del Gruppo. Tali diffidenze
divenne sempre più difficile. Bisognava muoversi con divennero certezze allorquando si ripeterono le azioni
prudenza e oculatezza. Tra i vari espedienti posti in contro i tedeschi che avevano per protagonisti i Ca-
essere si rivelarono fondamentali le visite periodiche rabinieri del Gruppo di Macerata. Ai primi di no-
che il Maggiore Infelisi e il Capitano Vetrano effet- vembre il Maresciallo Maggiore Antonio Giordano,
tuavano ai comandi dipendenti. Queste sortite si di- Comandante della Stazione di San Severino Marche,
mostrarono il modo migliore per trasmettere ordini fu accusato da alcuni delatori di aver consegnato un
ai dipendenti sulle azioni da intraprendere contro ingente quantitativo di armi alle bande partigiane. Il
l’occupante, destando pochi sospetti. Nell’ottobre del sottufficiale venne arrestato e caricato su un auto-
1943 un’operazione diretta personalmente dal Mag- carro. Durante il tragitto verso la prigione, Giordano
18 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO IV