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A PROPOSITO DI...
I Carabinieri Pontifici
vennero aboliti
cui erano prestate particolari cure e che erano destinati
all’arruolamento. Infine veniva vietato il transito nel da Pio IX. Trasformati
personale a cavallo di sottufficiali a piedi, per non osta-
colare la carriera dei carabinieri pontifici montati. La de- in Veliti e, poi,
gradazione di marescialli d’alloggio e brigadieri era di
competenza del Presidente del Consiglio, la retroces- in Gendarmi, in gran
sione di grado di carabinieri graduati e di truppa avve-
niva trasferendoli dalla specialità a cavallo nella fanteria.
Nel dicembre 1833 fu organizzato - col nome di Bersa- parte, con la fine
glieri - l’altro corpo politico militare per supportare i ca-
o tenente colonnello, avrebbe operato solo nelle provin- dello Stato Pontificio,
rabinieri. Forte di 8 compagnie, comandato da maggiore
cie di Ascoli, Benevento, Camerino, Fermo, Frosinone,
Rieti, Roma, Spoleto e Velletri. Nel 1848 furono incor- furono assorbiti
porati nei Carabinieri Pontifici, ricostituendo il 2° Reg-
uniformi verdi con risvolti e colletto rossi, con alto ber- nei Carabinieri Reali
gimento. Alcune stampe coeve indicano, per il 1816,
rettone di pelo d’orso con imperiale rosso e croce bianca,
cordoni bianchi e pennacchio rosso a sinistra in grande del neonato
uniforme. Alle falde piccole granate bianche, in argento
per gli ufficiali. Più tardi i carabinieri a cavallo ebbero Regno d’Italia
giubbe verde scuro a un petto e sul berrettone una gra-
nata in metallo, frontale. Berrettone, pennacchio rosso
e granate ricamate alle falde, denotano il retaggio niti di alamari. I calzoni erano bianchi e infilati negli
franco-napoleonico di tali capi: l’assenza di tradizione stivali alla scudiera o, nel servizio a piedi, indossati con
militare unitaria induceva ad ispirarsi alla uniformi di calze bianche. Alamari al colletto, alto, e spalline me-
paesi amici. Utilizzato anche il pratico bicorno con pon- talliche con frangia in filo bianco. Il personale a cavallo
pon rosso, coccarda coi colori del pontefice e gansa con aveva bandoliere di pelle bianca incrociate per giberna
bottone nell’uniforme ordinaria. Ulteriore documenta- di pelle nera e arma lunga. Per il personale a piedi il bu-
zione mostra giubbe verde scuro, la prima a doppio driere della daga era in pelle bianca. In grande uniforme
petto e con risvolti al petto e alle falde, colletto e para- cordelline – bianche o, per gli ufficiali, argento – con
mani diritti rossi, tutti guarniti di alamari bianchi. Una puntali, fissate alle bottoniere al petto. La gualdrappa e
seconda, per la piccola tenuta, ad un petto e senza risvolti. i coprifonde erano verdi con ampio gallone bianco.
Sempre su documentazione coeva il berrettone di pelo Papa Pio IX ritenne necessario nel marzo 1848 raffor-
con pennacchio sarebbe stato appannaggio delle sole zare i confini dello Stato qualora gli Austriaci ne aves-
compagnie scelte, mentre in servizio a piedi l’uniforme sero violato la sovranità, un eufemismo utilizzato sui
viene descritta verde scuro, ad un solo petto, assai simile documenti ufficiali per celare il sostegno inizialmente
a quella dei Reali Carabinieri sabaudi. Il Cenni, famoso offerto a Carlo Alberto di Savoia. Lo Stato della Chiesa
pittore di uniformi, ci mostra una giubba verde scuro ad al massimo poteva mettere in campo circa 10.000 uo-
un petto, con colletto e risvolti alle falde in rosso, guar- mini dei Corpi Regolari, agli ordini del Generale Du-
84 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO IV