Page 61 - Notiziario 2019-3
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CRONACHE DI IERI






             Il Capitano Pallavicini



                scelse di informare


             prima la magistratura,


                   salvaguardando



                  le indagini, e solo


                  poi le autorità del



                  regime, cadendo


                probabilmente per


                questo in disgrazia





            Viola): i cinque furono tutti rinviati a giudizio con l’ac-
            cusa di sequestro di persona e omicidio volontario. Il
            processo si aprì il 16 marzo 1926 a Chieti, e si concluse
            con una condanna per “omicidio preterintenzionale”,
            sostanzialmente un’assoluzione, che consentì loro di tor-
            nare in libertà in breve tempo.
            Alla fine della II Guerra Mondiale furono dichiarati
            giuridicamente nulli il processo e la sentenza di Chieti,
            ed il 13 gennaio 1947 Dumini, Viola e Poveromo fu-                  IL CAP. PALLAVICINI CON LA MOGLIE
            rono nuovamente processati dalla Corte di Assise di
            Roma (Malacria e Volpi nel frattempo erano deceduti)    adeguata per i responsabili e, soprattutto, non aiuterà ad
            e furono condannati all’ergastolo per “omicidio preme-  impedire che, proprio grazie alle ripercussioni del delitto
            ditato”. Il ricorso in Cassazione, discusso il 18 gennaio  Matteotti ed anche alle profonde lacerazioni all’interno
            1950, confermò la condanna ma, nel 1956, grazie ad un   dell’opposizione, si instaurasse un pieno regime ditta-
            provvedimento di clemenza, essi poterono nuovamente     toriale. Solo negli ultimi anni si stanno finalmente ri-
            riacquistare la libertà.                                scoprendo figure che, pur dimenticate dalla Storia, in
            Il Capitano Domenico Pallavicini pagò quindi dura-      quel periodo riuscirono a compiere gesti eroici – anche
            mente il suo zelo, la sua onestà, la sua dedizione al do-  se talvolta vani – a difesa dei diritti costituzionali, allora
            vere. La sua scelta, pur se essenziale al chiarimento delle  garantiti dal vigente Statuto Albertino, e della libertà.
            responsabilità, non consentì di giungere ad una sanzione                                 Giancarlo Barbonetti




                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO IV  61
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