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CARABINIERI DA RICORDARE



















            valore – Valle dell’Ossum (Albania) 7 dicembre 1940 –   in congedo dell’Esercito con il grado di caporale.
            23 aprile 1942”.                                        Crollata la Repubblica Sociale Italiana, alla conclu-
            Il  19  agosto  del  1942  il  reparto  rimpatriò  e  da  sione del conflitto, nel 1947, dopo un’ulteriore visita
            Rivoli Torinese, il 14 novembre seguente, partì per     all’ospedale militare di Verona venne posto definiti-
            la Francia, stabilendosi in varie località del territorio  vamente in congedo per l’inidoneità dovuta all’in-
            occupato, tra le quali Grenoble, Chambery, Valenza      fermità per causa di guerra.
            e Gap. L’8 settembre ‘43 Giovanni Zandonà, con il       Il  12  luglio  1950,  con  suo  decreto,  il  Presidente
            suo reparto, era ancora impiegato in territorio tran-   della Repubblica, gli conferì la medaglia d’argento
            salpino quando intervenne l’armistizio che poneva       al valor militare – come pure alla memoria del Ca-
            fine alle ostilità con gli Alleati.                     rabiniere Giovanni Fradellin fu concessa la medesima
            Lo stesso Maresciallo Badoglio aveva letto il comu-     decorazione – con la seguente motivazione: “Fedele
            nicato  ai  microfoni  di  Radio  Roma  e  presaga  di  alle gloriose tradizioni dell’Arma, all’atto dell’armistizio
            sventure era stata l’ultima frase: “le forze italiane ...  si schierava contro i tedeschi aggressori e partecipava
            però  reagiranno  ad  eventuali  attacchi  di  qualsiasi  altra  con audacia e noncuranza del rischio allo sbloccamento
            provenienza”... e come noto, la risposta dell’ex Alleato  del comando di reggimento cui era addetto, dando prova
            tedesco non si fece attendere!                          di alto spirito militare ed incitando con l’esempio e la
            Questa fu la dolorosa pagina della storia italiana in   parola i compagni all’attacco. Tra i primissimi, nei ri-
            cui militari di ogni ordine e grado, senza direttive    petuti assalti malgrado le perdite subite dal nucleo al
            dello Stato Maggiore dell’Esercito, furono costretti    quale apparteneva e la morte dei sottufficiali comandanti
            a  scelte  difficili.  Questo  fu  il  tragico  momento  in  del nucleo stesso, non esitava a continuare nell’azione
            cui tanti atti di eroismo si compirono!                 e si prodigava con i superstiti perché la lotta fosse con-
            Anche  il  Carabiniere  Zandonà,  come  molti  altri,   tinuata per tutta la notte. Persisteva così nell’impari
            decise di opporsi ai Tedeschi. Il presidio del reparto,  cruenta lotta a colpi di bombe a mano, finché colpito
            attaccato, sostenne un duro scontro alla conclusione    più volte gravemente al braccio destro, cedeva esausto.
            del quale gli aggressori catturarono la maggior parte   Subiva  in  seguito  l’amputazione  del  braccio.  Chiaro
            degli uomini che furono deportati in Germania.          esempio di assoluta dedizione al dovere– Gap (Francia)
            Nei combattimenti perse la vita il giovanissimo Ca-     9 settembre 1943”.
            rabiniere Giovanni Fradellin, originario di Vicenza,    Dal 1954 al 1974 prese parte attiva alla vita politica
            mentre  il  corregionale  Giovanni  Zandonà  rimase     del suo paese ricoprendo gli incarichi di assessore e
            gravemente  ferito  al  braccio  destro  tanto  che,  per  di vice sindaco e il 27 dicembre 1984 ottenne la no-
            aver salva la vita, lo ebbe amputato presso l’ospedale  mina ad Ufficiale dell’Ordine “Al Merito della Re-
            civile  della  città  francese  dove  nel  frattempo  era  pubblica  Italiana”.  Il  2  gennaio  1993  è  deceduto
            stato  ricoverato.  L’11  maggio  1944,  dopo  il  lungo  nella  sua  città  natia  che  ancora  oggi  ne  serba  un
            periodo di convalescenza, venne dichiarato inidoneo     vivido e affezionato ricordo. Presto gli sarà intitolata
            al servizio e congedato. Fu poi trasferito, l’8 agosto  la caserma sede del presidio dell’Arma di Mestrino.
            seguente, per determinazione del Comando Generale
            della Guardia Nazionale Repubblicana, nella forza                                           Gianluca Amore



                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO IV  99
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