Page 40 - Notiziario 2019-2
P. 40

PAGINE DI STORIA













            permettere l’esecuzione dei contro-attacchi.            Tutte le opere che richiedevano una copertura, come le
            In analogia con criteri e tecniche utilizzati nei combat-  postazioni fisse, i ricoveri, i camminamenti defilati, ave-
            timenti quando la disposizione delle truppe avviene sca-  vano bisogno di molto materiale legnoso; travi e tavole
            glionandole in più linee nel senso della profondità, così  che costituivano il piano di copertura venivano montate
            il “sistema” dei trinceramenti comprenderà più linee: le  inclinate di circa 40° verso il retro per rendere le coper-
            linee delle sentinelle;  la linea principale di resistenza;  ture meno visibili e per allontanare eventuali granate.
            la linea dei ricoveri per le riserve, per i Comandi, per i  Viene precisato che le travi saranno di idoneo diametro,
            depositi delle munizioni e dei viveri; la linea delle Ar-  lunghe m. 2,50 – 3,00, sostenute con muretti o con altri
            tiglierie,  arretrata.                                  travi montati verticali; la copertura, successivamente, era
            La Circolare norma anche il cambio delle truppe alle    da mimetizzarsi con terra, sassi, rami, paglia.
            trincee: “Il soggiorno prolungato alle trincee, anche prov-
            viste di ricoveri coperti, sarebbe insopportabile specie col
            tempo piovoso, perciò si provvede al cambio delle truppe ogni       La serie dei
            due o tre giorni… ciascun Battaglione resta tre giorni nelle
            trincee delle prime linee, tre giorni nelle trincee delle riserve  trinceramenti che
            e tre giorni più indietro a riposo negli accampamenti”.
            Perché le trincee, profonde mediamente m. 1,30 – 1,50,     costituiva la “fronte
            risultassero più sicure era necessario che non fossero
            troppo larghe, da m. 0,50 a m. 0,80: quindi le parti in-
            terrate avevano le pareti il più possibile verticali. La ri-  di combattimento”
            dotta  larghezza  contribuiva  a  mimetizzare  il  più
            possibile il manufatto, offriva comunque riparo ai sol-      doveva assicurare
            dati, rendeva molto difficile alle granate di cadere nella
            trincea. Dove la natura dei suoli era compatta le trincee
            venivano scavate, le pareti laterali rimanevano verticali  la difesa a oltranza,
            e non richiedevano rivestimenti dei fianchi; in terreni
            meno compatti era invece necessario “armare” le pareti     garantire le migliori
            affinché si mantenessero verticali. L’armatura delle pa-
            reti veniva realizzata utilizzando pietre, sacchi pieni di
            sabbia, legname.                                               condizioni per il
            Su suoli rocciosi tali da impedire lo scavo, vengono pre-
            con il fronte esterno rinforzato con terreno di riporto o contrattacco, tutelare
            visti muretti di pietra, dello spessore di m. 0,50 – 0,80,


            sacchi di terra opportunamente mascherati; il rinforzo         il collegamento
            esterno si prevede debba essere dello spessore di almeno
            m. 1 per costituire un efficace protezione dai proiettili
            nemici. In mancanza di sufficienti pietre è possibile                    fra i vari
            usare anche tronchi d’albero affiancati e sovrapposti
            fino a raggiungere la larghezza di almeno m. 0,90 per       elementi difensivi
            “resistere al tiro di fucileria alle brevi distanze”.



            40 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO IV
   35   36   37   38   39   40   41   42   43   44   45