Page 56 - Notiziario 2018-5
P. 56
CRONACHE DI IERI
mentre stava tornando dal cimitero dov’era andata a
portare dei fiori sulla tomba del marito. Il tunisino
Raggiunta piazza Colombo, Masaniello vi sorprese
l’ex consigliere comunale democristiano Guido Goya, venne fermato
appena rieletto tra le fila dello scudocrociato con più
di duemila preferenze, mentre stava parcheggiando la
sua moto davanti al bar Navello. Guido Goya, di pro- provvidenzialmente
fessione giornalista, 36 anni compiuti proprio il giorno
successivo alla sparatoria, nel 1978 era stato tra i fon- dal Maresciallo Livio
datori di Telesanremo, una tv privata che aveva con-
tribuito a lanciarlo nel mondo della politica. Era Santini, in servizio
inoltre uno degli uomini più in vista della Democrazia
Cristiana sanremese, e un giovane sul quale il partito
aveva deciso di puntare dopo l’arresto di gran parte presso la Compagnia
dei membri della precedente amministrazione nel
1983. Carabinieri di
Alla vista dell’uomo, evidentemente fuori di sé, Goya
lo invitò a calmarsi, ma l’ex legionario, che vedeva
probabilmente nell’esponente politico il simbolo di Sanremo
quell’amministrazione comunale che prima gli aveva
concesso un lavoro e poi glielo aveva inspiegabilmente
sottratto, aprì il fuoco a ripetizione e Goya stramazzò
al suolo urlando. Mentre l’ex consigliere era per terra
in una pozza di sangue, già raggiunto da tre proiettili, cui condizioni erano apparse subito gravissime, morì
uno alla guancia sinistra, un altro all’inguine e il terzo dopo 240 giorni di agonia. Anche se fosse sopravvissuto,
all’addome e Perrona stava per dargli il colpo di grazia, il messo comunale sarebbe rimasto comunque semi-
il tunisino venne fermato provvidenzialmente dal Ma- paralizzato in quanto una pallottola aveva raggiunto
resciallo Livio Santini, in servizio presso la Compagnia la sua spina dorsale coinvolgendo il midollo spinale.
Carabinieri di Sanremo. Guido Goya, operato dall’équipe del professor Dante
Il sottufficiale dell’Arma riuscì infatti a colpire alla Riffero all’ospedale di Sanremo, si sarebbe invece
testa l’ex legionario con il calcio della sua pistola d’or- ripreso completamente e sarebbe scomparso, a 48
dinanza e, quindi, con l’aiuto degli agenti di polizia del anni, nel 1996, per un male incurabile, ma forse anche
locale commissariato Gerardo Cella e Antonio Augelli, per le conseguenze delle ferite infertegli da Perrona.
lo bloccò definitivamente. Appena il Carabiniere gli Si riprese anche Enrico Laganà, a cui fu estratto un
mise le manette ai polsi, Masaniello cominciò a gridare: proiettile penetratogli nella zona lombare, mentre se
«Sono prigioniero politico, ho fatto giustizia!». la cavarono in pochi giorni gli altri due feriti in modo
Dei cinque feriti nella sparatoria di piazza Colombo, lieve, Angelo Mediati e Carla Selicarni. Anche Perrona
quattro sarebbero sopravvissuti, mentre uno, il messo avrebbe riportato una lacerazione al cuoio capelluto,
Elio Bargi, sposato e padre di due figli, che era stato che richiese sette punti di sutura.
ricoverato all’ospedale San Martino di Genova e le Intanto l’ex legionario, condotto nelle carceri di Santa
56 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO III