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CRONACHE DI IERI
Ninco Nanco
e l’attacco ai Carabinieri
di Acerenza
di ANTONIO GIORDANO e VINCENZO GUGLIELMUCCI
a prematura scomparsa di Re Ferdinando II di la Corte Pontificia dove rimarrà fino al 1870. Tra i co-
Borbone, il 22 maggio 1859, contribuisce al mitati di insurrezione costituitisi per tentare di rovesciare
Lrapido crollo del Regno delle Due Sicilie. in tutte le provincie del Regno l’amministrazione bor-
Infatti, il ventitreenne Francesco II, salito al trono bonica, vi è anche quello di Basilicata, il quale, il 18
come successore, dimostra di essere inesperto ed inadatto agosto 1860, concentra su Potenza le forze insurrezionali
a fronteggiare gli avvenimenti politici che da questo lucane. Giunti a Potenza, gli insorti disarmano il
momento in poi si susseguono nel Regno. Si registrano, presidio borbonico di 400 gendarmi e dichiarano, in
infatti, nei primi giorni di aprile del 1860, rivolte prima nome di Vittorio Emanuele II, decaduto il vecchio
a Palermo e poi a Messina, seguite dallo sbarco, nel Governo. Dopo questi avvenimenti il Mezzogiorno
maggio, di Garibaldi a Marsala, sempre in Sicilia, dove italiano, dagli Abruzzi alla Sicilia, tra maggio ad ottobre
assume la dittatura dell’isola. 1860, da Stato indipendente diviene parte del Regno
Con le sconfitte dei borbonici a Calatafimi e a Milazzo d’Italia, con la perdita di ogni autonomia anche ammi-
e il conseguente abbandono dell’isola, Francesco II nistrativa. In questo contesto, i comitati borbonici or-
decide di lasciare presto anche Napoli, capitale del ganizzatisi in tutte le provincie napoletane, con il
Regno, e di ritirarsi dapprima a Capua e poi a Gaeta, sostegno di nostalgici, reazionari, signorotti e del clero,
ultimo baluardo di resistenza. Con la sconfitta delle svolgono un’azione di sostegno a favore del brigantaggio
truppe borboniche sul Volturno e con la capitolazione che rapidamente sta prendendo consistenza. Infatti,
di Capua, la fortezza di Gaeta viene a lungo bombardata sbandati del disciolto esercito borbonico, renitenti alla
dal mare. Dopo qualche mese di resistenza, prostata leva, fuorilegge e legittimisti, si danno alla campagna
anche dal colera e dalla fame, il 14 febbraio 1861, ingrossando sempre più le file brigantesche. Conseguenza
Gaeta si arrende e Francesco II si ritira a Roma, presso di queste adesioni è la formazione di numerose comitive
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO III 47