Page 42 - Notiziario 2018-5
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PAGINE DI STORIA







                  Il ruolo polivalente dell’Arma, che prese


                    parte alle operazioni di campagna per


                   poi dedicarsi ai compiti di polizia, è ben



                    rappresentato dalla figura del Tenente


                         Giacomo Acqua, al quale dal 1927


                        è dedicata la caserma. Nato a Serra



                       San Quirico, in provincia di Ancona,


                             il 15 novembre 1834, conseguì



                          il grado di Sottotenente nel 1860





            Il doppio ruolo dell’Arma, che prese parte alle opera-  “Cara Rosina. Entrati oggi alle ore 10 ant. a Roma, dopo
            zioni di campagna per poi dedicarsi ai compiti di poli-  un combattimento di cinque ore. Ti scrivo, dunque sono
            zia,  è  ben  rappresentato  dalla  figura  del  Tenente  vivo e sto bene. Abbiamo avuto poche ma dolorose perdite.
            Giacomo Acqua, al quale dal 1927 è dedicata la ca-      Noi siamo entrati dalla breccia aperta in vicinanza di
            serma. Nato a Serra San Quirico, in provincia di An-    Porta Salaria dalle nostre artiglierie. Saluta mio padre e
            cona, il 15 novembre 1834, Acqua si arruolò come        la tua famiglia. Tuo Giacomo”. Successivamente il Te-
            volontario nel 3° Reggimento di Fanteria nel 1859 per   nente Acqua fu uno degli artefici dell’organizzazione
            poi entrare alla Scuola militare di Modena (l’attuale   dei Carabinieri Reali nei territori annessi divenendo il
            Accademia Militare) e conseguire il grado di Sottote-   comandante della Sezione di Tivoli. A causa di questo
            nente nel 1860. Impiegato nella lotta al brigantaggio,  incarico divenne anche il primo Ufficiale della Legione
            fu decorato con la più alta ricompensa al valore, quale  a cadere in servizio. Avvenne nel 1874, in un conflitto
            era da considerarsi la Croce di Cavaliere dell’Ordine   a  fuoco  con  alcuni  banditi  nell’agro  di  Genazzano
            Militare di Savoia. Con questo bagaglio di esperienze   presso Roma. Per tale fatto gli venne concessa la Me-
            Acqua chiese e ottenne il passaggio nell’Arma. Dopo     daglia d’Argento al Valor Militare alla memoria con la
            altri incarichi di comando, fu assegnato al Corpo di    seguente motivazione: “Per il valore dimostrato nel re-
            spedizione che doveva prendere Roma. Il 20 settembre    spingere con singolare coraggio l’aggressione da parte di
            del 1870 era il comandante dei Carabinieri della Divi-  malandrini armati alla vettura di Genazzano, rimanendo,
            sione Cosenz e fu dunque il primo Ufficiale dei cara-   in quel luttuoso avvenimento, vittima del suo mirabile ar-
            binieri ad entrare in città. Poche ore dopo l’apertura  dimento. Ponte di Giammaruga (oggi ponte del Tenente)
            della breccia di Porta Pia così scriveva alla moglie:   Genazzano (Roma) 22 febbraio 1874”.



            42 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO III
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