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PAGINE DI STORIA















                                                                     AFFRESCHI, GESSI E RILIEVI DECORATIVI
                                                                    Considerato il contesto architettonico, già all’epoca di
                                                                    Valadier alcune sale dell’edificio erano adibite all’espo-
                                                                    sizione al pubblico di opere d’arte. Questa vocazione
                                                                    di apertura al patrimonio artistico della città non è ve-
                                                                    nuta meno nel tempo e ancora oggi nel solenne atrio
                                                                    di ingresso che conduce allo scalone del Valadier sono
                                                                    esposte opere pittoriche e plastiche riproducenti di-
                                                                    versi soggetti, tra i quali non mancano scene classiche
                                                                    e allegorie.
                                                                    Gli affreschi oggi presenti decoravano un tempo al-
                                                                    cune sale della demolita torre di Paolo III Farnese, si-
                                                                    tuata alle pendici del colle Campidoglio, adiacente al
                                                                    convento  francescano  di  Santa  Maria  in  Aracoeli.
                                                                    Dopo l’Unità d’Italia il convento fu confiscato e poi
                                                                    destinato alla demolizione per la costruzione del Vit-
                                                                    toriano. In tale circostanza parte della decorazione fu
                                                                    distaccata ed affidata all’Accademia di Belle Arti di
                                                                    Roma dove rimase quasi dimenticata per un secolo
                                                                    finché, a cura della Sovrintendenza al Patrimonio ar-
                             IL LUOGOTENENTE DEI CARABINIERI REALI  tistico del Lazio, è stata riscoperta e restaurata. Si
                       GIACOMO ACQUA PARTECIPÒ ALLA PRESA DI ROMA
                        QUALE UFFICIALE DELLO STATO MAGGIORE DELLA  tratta di dodici pannelli di diversa grandezza, nei quali
                         DIVISIONE COSENZ, CHE OPERÒ SUL FRONTE DI  sono scolpiti fregi che decoravano la parte alta di al-
                           PORTA PIA. FU TRA I PRIMI AD ENTRARE NELLA
                          CITTÀ E PER IL SUO COMPORTAMENTO MERITÒ   cune sale del piano terreno della torre; vi sono dise-
                                   L’ELOGIO DEL GENERALE CADORNA    gnate figure eleganti di angioletti che giocano, figure
                                                                    femminili allegoriche che circondano stemmi della fa-
                                                                    miglia Farnese, nonché la Lotta dei Centauri delle
            pianta a croce greca. Venne a stabilirsi così una perfetta  Amazzoni e dei Lapiti.
            simmetria rispetto alla porta del Popolo, sia per i vo-  Le opere plastiche sono gessi e rilievi decorativi del
            lumi che per l’andamento delle facciate e il loro stile.  ‘Pensionato Artistico Nazionale recuperi e restauri’ (un
            L’interno dell’edificio in stile neo-classico presenta al-  premio artistico consistente in un assegno annuale per
            cuni ambienti di particolare pregio artistico: l’arditis-  la durata di 4 anni per la frequentazione a Roma di
            sima ampia scala a tenaglia che dall’atrio conduce ai   lezioni presso l’Accademia di Belle Arti, ai giovani ar-
            piani alti (costituita da rampe contrapposte che si ven-  tisti italiani, che si svolse dal 1891 al 1939).
            gono poi a ricongiungere in un ripiano centrale da cui  Tra i soggetti raffigurati la “vita nei campi” (fram-
            ha origine una rampa naturalmente più larga di quelle   mento di altorilievo in gesso), “il lavoro, l’amore e la
            laterali),  la  sala  oggi  intitolata  a  Valadier  stesso  e  tradizione” (rilievo in gesso), cavalli e nudi maschili
            nel cortile il grande abbeveratoio semicircolare con    (fregio decorativo), un corteo dionisiaco con figure
            mascherone.                                             maschili e femminili (sezione di fregio).



                                                                      NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO III  39
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