Page 8 - Layout 1
P. 8

PAGINE DI STORIA












            con  i  quattro  carabineri,  “Mons. Turini  li  consigliò  a  sapevoli  che  i  Nazisti  avevano  ben  presente,  nelle
            vestirsi e presentarsi, persuaso che non ci sarebbero state  parole di Naclerio stesso, “le circostanze di tempo e di
            altre consequenze che doversi mettere a disposizione dei  luogo in cui ci eravamo allontanati”. In quel momento
            tedeschi per i servizi di polizia”. Naclerio e i suoi colleghi  chiunque fosse stato ritenuto disertore avrebbe pagato
            sapevano che quest’uomo di Chiesa, in base alla sua     con la morte. Un primo breve interrogatorio di Naclerio,
            fede, avrebbe potuto confidare nella buona condotta     svoltosi il 27 settembre 1944, farebbe riferimento al-
            del comandante tedesco, il Tentente Hans Hiesserich.    l’ottimismo  di Turini.  Chi  raccolse  la  testimonianza
            Tuttavia, con la loro esperienza di militari, erano con-  del quarto carabiniere gli attribuì una frase poco com-
                                                                    prensibile, che forse venne fraintesa: “il segretario e il
                                                                    canonico  (...)  avrebbero  provveduto  loro  a  garantire  la
                                                                    mia e la sicurezza dei miliari”. Queste parole sono state
                                                                    poi cancellate e non appaiono nel ben più dettagliato
                                                                    verbale successivo, del 1945. Ovviamente i quattro ca-
                                                                    rabinieri sapevano che né il segretario comunale né il
                                                                    monsignore avevano il potere di fornire alcuna garanzia
                                                                    in merito alle decisioni del comandante tedesco.
                                                                    I carabinieri erano ben consapevoli che Hiesserich li
                                                                    sospettava di collaborare con i partigiani. Il sospetto
                                                                    era fondato e ben comprensibile. L’Archivio dell’Arma
                                                                    conserva la tessera n° 2580, rilasciata il 5 marzo 1944,
                                                                    attestante l’appartenenza di Naclerio alla Brigata “V”
                                                                    e  la  tessera  n° 237  del  Partito  d’Azione,  rilasciata
                                                                    sempre allo stesso carabiniere il 20 luglio 1944. Infatti,
                                                                    secondo una dichiarazione inedita del 23 marzo 1945,
                                                                    resa dal presidente della Sezione di Firenze del Partito
                                                                    d’Azione, i quattro carabinieri, insieme al loro coman-
                                                                    dante  Amico  e  a  un  altro  carabiniere,  Sebastiano
                                                                    Pandolfi, “erano clandestinamente a contatto con la nostra
                                                                    Brigata Rosselli No. 2 fin dall’Aprile 1944. Detti carabinieri
                                                                    contribuirono per lungo tempo e con loro gravissimo rischio
                                                                    all’armamento  e  al  vettovagliamento  delle  formazioni
                                                                    Partigiane a Nord di Fiesole”.
                                                                    Nella sua dichiarazione del 25 ottobre 1944, conservata
                                                                    nell’Archivio dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore
                                                                    dell’Esercito a Roma e disponible nel CD allegato al
                                                                    libro del 2004, Le stragi nazifasciste in Toscana 1943-
                                                                    45, Naclerio racconta che “il giorno 29 luglio il carabinere
                                                                    Pandolfi  Sebastiano  ebbe  l’ordine  di  appoggiare  una
                                                                    staffetta della brigata Roselli n. 2, che rientrava in for-
                    IL CARABINIERE A PIEDI FRANCESCO NACLERIO:
                   NATO NEL 1910, ERA PIÙ ANZIANO DI UNA DECINA     mazione da comando Marte con ordini urgenti. Giunta in
                  DI ANNI DEI SUOI TRE COLLEGHI UCCISI DAI NAZISTI  località S. Clemente il Pandolfi venne catturato dai tedeschi



            8 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO III
   3   4   5   6   7   8   9   10   11   12   13