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PAGINE DI STORIA









































                     GLI OSTAGGI. DA SINISTRA, AD ESCLUSIONE DELLA TERZA FIGURA, CHE NON ERA TRA GLI OSTAGGI: EZIO CRESCIOLI,
                         GUIDO MARCHINI, BRUNO FANTINI, ALESSANDRO MANUELLI, MARIO VANNETTI, EDOARDO TORRINI, PIERO
                                PESCIULLESI. NON COMPAIONO NELLA FOTO MARIO SANI, ENRICO JAHIER E GIULIO PAPI


            soldati tedeschi, che ordinarono ai carabinieri di indicare  Dato  che  non  vennero  impiegate  nelle  altre  azioni
            la posizione delle armi sotterrate. Una volta scoperte,  partigiane compiute a Fiesole, è possibile che le bombe
            le  armi  e  le  munizioni  furono  portate  al  comando  fossero rimaste nascoste presso la caserma, grazie al
            tedesco insieme ai tre carabinieri, ormai fatti prigionieri.  coraggio  del  Comandante  Amico.  Se  così  fosse,  i
            A questo punto anche Naclerio e Oretti si recarono      quattro carabinieri, quando decisero di presentarsi il
            dal Tenente Hiesserich. Il comandante tedesco, disse    12 agosto, sapevano che il giorno prima avevano sep-
            Oretti, “mi mostrò 8 o 10 moschetti, una cinquantina di  pellito materiale altamente compromettente in giardino.
            bombe a mano e numerosi caricatori dicendomi: ‘so bene a  Naclerio  non  menziona  le  bombe  a  mano,  ma  nel
            che cosa servivano queste armi; come a Firenze, sarebbero  1945 ricorda che quando arriva per la seconda volta al
            state  distribuite  per  tirare  alle  nostre  spalle’”.  Secondo  comando nazista: “il comandante tedesco mi chiese perché
            un’altra fonte, una “Relazione sulla situazione di Fiesole  si trovavano sotterrate un numero di armi in più dell’effettivo
            durante l’invasione teutonica”, nell’archivio comunale  personale (due moschetti) ed io mi giustificai dicendo che
            di  Fiesole,  nella  caserma “vennero  rintracciati  7-8  erano armi assegnate a militari in licenza di convalescenza.
            moschetti, circa 40 bombe a mano e vari proiettili”. Da  (Il mio moschetto avevo nascosto presso la mia abitazione)”.
            dove provenivano tutte queste bombe? Forse la risposta  Di nuovo c’è il sospetto che chi raccolse la testimonianza
            si trova nella “Relazione sull’attività svolta dalle Banda  avesse frainteso l’intento di Naclerio. Nel 1976, infatti,
            Partigiana <Fiesole>”, scritta dal Comandante Luigi     dichiara che teneva “uniforme e moschetto nei locali della
            Fossi il 13 aprile 1945 nell’archivio dell’I.S.R.T. Il 5  Misericordia”. In ogni caso, afferma nel 1945, “La mia
            luglio 1944 “una squadra di circa 15 uomini disarmò il  giustificazione non fu accolta e fui associato ai tre carabinieri
            presidio repubblicano di Poggio Sereno facendo bottino di  in una stanza del comando. Dopo circa venti minuti ci or-
            20 moschetti, 2 casse di bombe a mano, diversi caricatori”.  dinarono di uscire e ci portarono all’albergo ‘Aurora’, sempre



            10 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO III
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