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PAGINE DI STORIA
Nel 1942
il Colonnello Ettore
Fagà aveva rilevato incongruenze anche nella catena
Fagà, su ordine di comando: non sfugge la delicata situazione dei rapporti
di dipendenza di detti Uffici [Argirocastro e Dibra], che
del Generale Cesare pur essendo retti da ufficiali superiori fanno capo, per
quanto riguarda il controspionaggio, al Centro di Tirana,
Amé fece un viaggio cui è preposto un capitano… Infatti, successivamente,
nella sua proposta di riorganizzazione generale, previde
a capo del Centro Controspionaggio presso l’Ufficio
ispettivo in Albania ‘I’ un ufficiale superiore dell’Arma, per la soluzione
del problema.
per verificare In modo molto diplomatico ma efficace, aveva evi-
denziato quello che era più di un ‘delicato’ problema
di collaborazione fra i Centri, i Sottocentri e quello
il funzionamento di Tirana, con compiti di direzione, coordinamento e
indirizzo. Era forse una delle ragioni principali della
di quei Centri mancata efficienza operativa dei Centri albanesi,
rilevata a Roma.
Scopo principale della visita, anche se non dichiarato,
di Controspionaggio era di stabilire una più fattiva collaborazione tra la
Centrale Operativa di Roma (SIM) e il Comando
militare d’Albania, in una concezione che Fagà vedeva
l’altro, il Centro funzionava da centrale del controspionaggio, come unitaria dei servizi di controspionaggio, idea che si
elaborando le notizie ricevute dai centri periferici. I era ormai imposta sul terreno metropolitano.
Centri di Valona e Scutari assolvevano solo compiti Era realtà che la collaborazione tra la Sezione Bonsi-
difensivi e quelli a Pristina, Dibra, Korcia, Argirocastro gnore SIM presso il Comando Supremo, i Comandi
e a Corfù, sviluppavano azione prevalentemente in- Superiori delle Forze Armate e gli Uffici ‘I’ d’Armata,
formativa. La guerra si stava complicando su diversi soprattutto all’estero, non fosse sempre molto concreta.
fronti e un’organizzazione del genere, che poteva Una stretta intesa tra gli Uffici ‘I’ dell’Esercito e i
essere ottimale per il primo periodo del confitto, Centri controspionaggio avveniva solo quando la
considerato d’emergenza, non rispondeva più alle esi- buona volontà dei rispettivi responsabili e una reciproca
genze del territorio. Il servizio di controspionaggio, stima si incontravano per un efficiente lavoro in
con attività repressiva e operativa, doveva essere po- comune.
tenziato e non solo: occorreva svincolarlo dal servizio Sulla mancata comunicazione fra gli organi preposti
di raccolta informativa e farlo disimpegnare solo da Fagà ebbe modo di notare che anche in loco vi erano
elementi dell’Arma dei Carabinieri Reali, mentre, con- sporadici contatti dell’Ufficio ‘I’ dell’Esercito con il
trariamente alle norme vigenti, trovansi a capo dei Comando dell’Arma in Albania, con quello della
centri di Argirocastro e Dibra, rispettivamente un tenente Guardia di Finanza e della MVSN e conseguente scarsa
colonnello e un maggiore della Guardia di Finanza, collaborazione con gli stessi.
quest’ultimo caduto…vittima in una imboscata tesagli Le visite-ispezione (questa era la vera caratteristica
da malfattori… della visita ‘conoscitiva’), misero in luce ulteriori
46 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO III