Page 40 - Layout 1
P. 40
PAGINE DI STORIA
I PRIGIONIERI
DI GUERRA
“Il Regio Commissariato per il rimboschimento, istituito fronte, i Forestali riuscirono ad effettuare significativi
nel 1915 sotto la direzione del senatore Faina, ha comu- impianti di specie autoctone, modificando nel volgere
nicato ai giornali notizia dei rimboschimenti eseguiti. di pochi anni l’aspetto del territorio e contribuendo
Essi interessano un’area di 3.000 ettari con 6 milioni di alla sua rinaturalizzazione. Le somme di denaro investite
piantine, prevalentemente di pino nero, frassino, orniello, furono ingenti ed il lavoro, condotto con accuratezza e
carpino, acero, abete, castagno. I rimboschimenti furono passione, è oggi sotto lo sguardo di tutti.
eseguiti nelle provincie di
Macerata, Firenze, Bologna, I PARCHI ED I VIALI
Aquila, Ancona, Perugia, im- L’Amministrazione DELLA RIMEM-
piegando prigionieri di guer- BRANZA
ra in numero non mai supe- Forestale garantì Nei primi anni di pace,
riore a 1.500”. Questa nota l’Amministrazione forestale
venne pubblicata nella ri- l’approvvigionamento fu chiamata a collaborare
vista “L’Alpe” nel dicembre alle iniziative che si stavano
del 1918. In effetti, nume- diffondendo in tutto il Pae-
rosi prigionieri austro-un- del legname destinato se, per ricordare degnamen-
garici vennero impegnati te i soldati caduti, mediante
nelle retrovie per effettuare alle esigenze di la realizzazione di viali e
lavori di rimboschimento. di Parchi della rimembranza
Si trattava di manovalanza da parte di Comuni, Scuole,
non specializzata che veniva Esercito e Marina Associazioni.
impiegata e controllata dai Nel 1922, il Ministero della
Forestali nei vari cantieri. assicurando la Pubblica Istruzione invitava
I prigionieri nemici, peral- tutte le scolaresche d’Italia
tro, per il tramite della Cro- a creare nelle città, nei paesi,
ce Rossa Internazionale, ve- conservazione del nelle borgate, la strada od
nivano spesso scambiati con il parco della rimembranza.
i prigionieri italiani e ri- patrimonio boschivo Ad ogni caduto della Gran-
consegnati al paese di ap- de Guerra, doveva venire
partenenza. dedicato un albero, scelto
in base alla regione climatica ed all’altitudine, recante
L’OPERA DI RICOSTRUZIONE una targhetta con il suo nome, la data ed il luogo della
A partire dal 1918 e per oltre venti anni l’Amministra- battaglia a cui aveva partecipato. La risposta fu
zione forestale ha curato una serie di opere per la rico- superiore alle aspettative, furono creati comitati per
stituzione dei boschi danneggiati dagli eventi bellici e formare l’elenco dei caduti ed in base al loro numero,
per la realizzazione di nuovi rimboschimenti. In molte venivano richieste le piantine al Ministero dell’Agri-
zone devastate, quali ad esempio l’Altopiano di Asiago, coltura, che provvedeva a fornirle gratuitamente pre-
interessato da sanguinose battaglie e rovesciamenti di levandole dai vivai forestali. Nel volgere di due anni,
40 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO III