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ALMANACCO














































                                                                                                  IL BRIGADIERE
                                                                                           ANARSEO GUADAGNINI




            ingenti danni, contribuivano significativamente ad au-  un’incursione nella baia di Buccari riuscendo a penetrare
            mentare il livello di guardia e a destare sempre più pre-  il sistema difensivo austriaco che non si attivò neppure
            occupazione.                                            quando i siluri colpirono il naviglio. I MAS avevano già
            Se  è  vero  che  l’attività  di  controspionaggio  condotta  colpito il 9 dicembre dell’anno precedente quando erano
            dalle Forze Armate riuscì ad assestare colpi significativi  riusciti a forzare il porto di Trieste e ad affondare la co-
            ai servizi spionistici nemici, è anche vero che la tensione  razzata Wien, creando non poco panico nella marina
            per  la  tutela  delle  informazioni  e  delle  installazioni  nemica. I successi dei MAS iniziavano a destare troppe
            militari  rimase  sempre  alta.  Per  quanto  riguardava  la  preoccupazioni e così il comando austro-ungarico tentò
            tutela  delle  infrastrutture  della  Regia  Marina,  si  deve  di giocare la carta della beffa, come gli italiani avevano
            dunque considerare come l’Imperial-Regia Marina au-     fatto a Buccari.
            stro-ungarica, insieme a quella tedesca, avesse cercato di  L’Ammiraglio Miklós Horthy, assunto l’incarico di Capo
            colpire, sia con il bombardamento costiero, sia con alcune  di Stato Maggiore della Imperial-Regia Marina austro-
            azioni  di  infiltrazione  di  spie  e  sabotatori,  il  litorale  ungarica, intendeva vendicare proprio la “beffa di Buccari”.
            italiano, in particolare quello adriatico.              Il suo scopo era di riuscire ad ottenere un riscatto morale
            Gli  austro-ungarici  avevano  subito,  tra  il  10  e  l’11  che potesse risollevare la Marina dalla crisi in cui era
            febbraio 1918, la famosa “beffa di Buccari”. Una piccola  sprofondata a seguito delle vittoriose operazioni navali
            flottiglia di motoscafi armati siluranti (MAS) condusse  italiane  che,  viceversa,  aveva  innalzato  il  morale  delle





                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO III  105
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