Page 78 - Notiziario 2017-5
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A PROPOSITO DI…



























                           LA SCUOLA TECNICA DI POLIZIA, IN VIA GUIDO
                          RENI, A ROMA, IN ALCUNE CARTOLINE D’EPOCA



            di alto livello. Con la costituzione del nuovo ruolo
            specializzato, ai sottufficiali erano attribuite le ca-
            tegorie di “inquirenti”, “tecnici” nonché di “vigilanti”
            destinati all’inquadramento dei militari di truppa.
            I primi erano addetti “ai servizi di investigazione e
            alle indagini di polizia giudiziaria, amministrativa
            e politica”; i secondi ricoprivano gli incarichi con-
            notati  da  particolari  competenze  tecniche,  come
            “telegrafisti, radiotelegrafisti, telefonisti ai centralini,
            elettricisti,  meccanici-motoristi,  operatori  cinema-
            tografici,  segnalatori-fotografi,  interpreti  e  steno-  l’ordine. In effetti, già l’articolo 27 del testo normativo
            dattilografi”.                                          del  1923,  prevedeva  tra  l’altro  che “i  militari  del
            Infine gli appuntati e i carabinieri del ruolo specia-  ruolo specializzato dei carabinieri reali […] in abito
            lizzato potevano svolgere servizi di “piantone, pian-   civile  possono  essere  altresì  autorizzati  a  tenere
            tone telefonista, pattuglia, pattuglione, inseguimento,  cani di polizia secondo le istruzioni del Ministero
            scorta, assistenza, accompagnamento ed affini” (artt.   dell’Interno”.  Questo  elemento,  lungi  dall’essere
            2 e 3 del Regio Decreto 3 febbraio 1923).               una vuota indicazione burocratica, offriva concre-
            Per perfezionare tali militari e per specializzarne di  tamente  l’appiglio  giuridico  per  dare  vita  ad  una
            nuovi si rese necessario dunque costituire la Scuola    struttura  qualificata  ed  efficiente  che  potesse  af-
            Tecnica di Polizia (di cui si parlerà diffusamente in   fiancare le tradizionali attività delle forze dell’ordine
            uno dei prossimi numeri) il cui compito principale      con “colleghi a quattro zampe”.
            consisteva  proprio  nel  garantire  una  formazione    La gestione delle attività formative fu attribuita ad
            professionale ed omogenea del personale da impiegare    un giovane ed appassionato ufficiale dei Carabinieri,
            nel ruolo specializzato.                                il Tenente Ugo Amodio che, grazie anche alla possi-
            Proprio  in  tale  istituto  di  formazione,  che  aveva  bilità di individuare degli assistenti in possesso di
            dunque  caratteristiche  particolari  e  il  compito  di  particolari competenze tecniche, riuscì a dare vita
            innovare, si costituì un primo centro di studio dedi-   ad  un’interessante  esperienza  professionale  e  for-
            cato all’impiego dei cani a favore delle forze del-     mativa. Le riviste specializzate dedicate ai Carabinieri




            78  NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO II
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