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PAGINE DI STORIA
Dopo il terremoto
del Belice, seguendo
uomo molto ricco, di professione avvocato, ma è
conosciuto per essere l’esattore in alcuni comuni in particolare
del trapanese. La figlia di Corleo era sposata con
un altro famoso esattore: Nino Salvo. Quest’ul- l’evoluzione delle
timo, insieme al cugino Ignazio Salvo, figlio di Luigi
Salvo, già capomafia di Salemi, riscuoteva le tasse
pagate dai siciliani. vicende relative alla
I cugini Salvo erano tra gli uomini più ricchi della
Sicilia ed entrambi uomini d'onore. La loro ric- realizzazione della
chezza proveniva dalla gestione delle esattorie di
cui avevano il monopolio e grazie allo statuto sici-
liano era permesso loro di praticare un aggio del diga Garcia, il
10% circa.
Nino Salvo, oltre ad essere ritenuto un potente Tenente Colonnello
uomo d’affari, era un personaggio molto vicino a
mafiosi di primo rango, tra cui i succitati Stefano
Bontade e Tano Badalamenti. Russo comprende
E’ grazie a queste indagini che Russo inizia a cono-
scere da vicino i rapporti, le amicizie, le connivenze
e perfino le ragioni che avevano scatenato le lotte che la vecchia mafia
intestine fra i vari soggetti di cosa nostra.
sempre più chiaro il contrasto tra le famiglie paler- aveva cambiato pelle
All’interno dell’organizzazione mafiosa emergeva
mitane allora dominanti ed il gruppo dei corleonesi,
che si faceva largo con prepotenza attuando com- la costruzione della strada che collega Palermo con
portamenti sempre più violenti e spregiudicati. Sciacca. Il grande affare cui avevano però puntato
Il sequestro di Corleo, il cui corpo non verrà più ri- i corleonesi era senza dubbio quello della costru-
trovato, era per l’appunto un chiaro messaggio che zione della diga Garcia, lago artificiale nel territo-
i corleonesi lanciavano alle altre potenti cosche rio del comune di Contessa Entellina, a pochi
della provincia. Luciano Liggio, Totò Riina e gli chilometri da Monreale, i cui lavori erano stati af-
altri gregari, con il rapimento, volevano dimostrare fidati all’impresa Lodigiani.
di non essere da meno dei clan storici di Palermo. La mafia, a cui non sfugge nulla ed è sempre abile a
Ed è proprio in questo periodo che i corleonesi ini- fiutare la possibilità di fare i propri illeciti guadagni,
ziarono ad entrare negli affari legati al mondo degli non esita a stendere i propri tentacoli sui finanzia-
appalti pubblici. Nel 1968, un violento terremoto menti pubblici, sui subappalti, sul movimento terra,
si era abbattuto sul Belice distruggendo interi paesi penetrando anche nella fornitura di materiali ed
(Gibellina, Menfi, Salaparuta ed altri ancora). Lo inerti.
Stato era intervenuto elargendo molti miliardi per Al Tenente Colonnello Russo non sfugge questo
la ricostruzione di quella vasta zona della Sicilia- nuovo scenario ed indagando gli è subito chiaro il
occidentale. Erano giunti anche cospicui fondi per nuovo modus operandi della criminalità organiz-
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO II 53