Page 50 - Notiziario 2017-5
P. 50

PAGINE DI STORIA




             Russo oltre ad essere


                   stimato dai suoi


                 superiori era ben                                  ed era uomo di assoluta fiducia dell’allora coman-

                                                                    dante della Legione Carabinieri di Palermo, il Co-
                voluto dai colleghi                                 lonnello Carlo Alberto dalla Chiesa.
                                                                    Russo oltre ad essere stimato dai suoi superiori era

                           e dai suoi                               ben voluto dai colleghi e dagli stessi suoi collabo-
                                                                    ratori e dipendenti. Aveva fiuto finissimo e sapeva
                                                                    cogliere ogni segnale proveniente dalle faide e dagli
                      collaboratori                                 scenari mafiosi. La sua intelligenza, l’intuizione nel
                                                                    seguire ogni nuova pista investigativa, la sua pas-

              e dipendenti. Aveva                                   sione, la sua determinazione lo avevano reso un ne-
                                                                    mico giurato dei corleonesi, i quali, difatti, secondo
                                                                    alcune dichiarazioni rese dal boss Giuseppe Di Cri-
                  fiuto finissimo e                                 stina (soprannominato “la tigre” e membro della
                                                                    commissione regionale di cosa nostra, assassinato

             sapeva cogliere ogni                                   a Palermo il 30 maggio 1978 dai corleonesi), già
                                                                    dall’inizio del 1976 avevano decretato la sua ucci-
                                                                    sione, ma non avevano potuto darvi esecuzione per
             segnale proveniente                                    la netta contrarietà di esponenti di altre famiglie
                                                                    mafiose.
                 dalle faide e dagli                                Poco prima di essere ucciso si era posto in aspetta-
                                                                    tiva per malattia, ma continuava ad indagare sulla

                   scenari mafiosi                                  mafia anche in veste non ufficiale.
                                                                    Durante i tanti anni trascorsi in servizio a Palermo
                                                                    era riuscito abilmente ad entrare in contatto con in-
                                                                    formatori e confidenti di interesse operativo e di un
                 CHI ERA IL TENENTE COLONNELLO                      certo peso. Grazie al fiuto di segugio di cui era do-
                             GIUSEPPE RUSSO                         tato, aveva intuito i cambiamenti, soprattutto di na-
            Il Ten. Col. Russo era un ufficiale di bell’aspetto,    tura  economico-imprenditoriale  che  vedevano
            alto, dalla corporatura snella, dal portamento fiero    coinvolta cosa nostra e che, in seguito, lo avevano
            e distinto.  Aveva viso affilato, sguardo furbo e tem-  portato ad indagare sui rapporti tra i boss ed alcuni
            peramento sicuro. Chi l’ha conosciuto riferisce che     personaggi del mondo politico. Le sue relazioni di
            era un comandante dotato di grande carisma, intra-      servizio ed i suoi rapporti giudiziari, sempre minu-
            prendente, coraggioso e dedito al servizio.             ziosi,  completi  e  dettagliati,  stavano  mettendo  a
            Di animo nobile, carattere forte, era votato al sa-     nudo le dinamiche interne dell’organizzazione ma-
            crificio e l’accettazione del rischio per lui non co-   fiosa.  Memorabile rimane un suo decisivo inter-
            nosceva compromessi. Era, in poche parole, quello       vento presso il Tribunale di Milano in occasione di
            che si definisce un investigatore di razza.             un processo su un sequestro di persona consumato
            Quando viene barbaramente ucciso era al comando         dalla cosca corleonese.
            del Nucleo Investigativo del Gruppo Carabinieri di      Russo era ostinato, caparbio e deciso a portare a
            Palermo, l’organo di punta della lotta alla mafia,      compimento anche le indagini più complesse. Non




            50  NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO II
   45   46   47   48   49   50   51   52   53   54   55